Ordinanza bottiglie, Ascom “parzialmente soddisfatta”
L'Associazione commercianti cittadina scrive una seconda lettera al Comune: "Gran parte degli esercizi ancora penalizzati dalle misure"
«Ascom Luino esprime soddisfazione per la parziale modifica dell’ordinanza n. 17 del 15.6.2017 da parte del Comune Luino che, con l’ord. 20 del 20.6.2017, ha favorevolmente accolto, in modo celere, alcune delle modifiche proposte dalla nostra Associazione con la lettera del 19 giugno 2017».
Comincia così la comunicazione pubblica che si legge sul sito dell’associazione di categoria luinese che protegge gli interessi di commercianti ed esercenti in merito alla questione dell’ordinanza “anti vetro e lattine” emessa nei giorni scorsi dal Comune di Luino. Una misura rimodulata rispetto a quella originale, ma che ancora non soddisfa appieno Ascom.
«Riepilogando brevemente la questione – si legge nella nota – , con l’ordinanza sindacale n. 17 il Comune di Luino ha previsto che ‘i gestori di pubblici esercizi titolari di concessione di suolo pubblico non potranno somministrare bevande in contenitori di vetro o latta ai propri avventori, durante la consumazione dei pasti e delle bevande serviti ai tavoli ubicati su suolo pubblico».
«Come abbiamo scritto nella citata lettera – prosegue la nota – ”Questa disposizione non era presente nell’ordinanza del 2016. La novità introdotta fa sì che, ad esempio, i ristoranti con una veranda o tavolini su suolo pubblico non possano servire, in questa area dell’esercizio, le bevande in bottiglie di vetro, né tantomeno in bicchieri di vetro, mentre lo possono fare nell’altra parte del locale. E’ questa una disposizione incomprensibile e illogica (in alcuni casi la veranda su suolo pubblico è contigua alla parte ‘privata’ del locale), che crea notevoli disagi. Si pensi ad un ristoratore che serve nel dehor su suolo pubblico una bottiglia di vino e che è costretto a travasarla in un contenitore di plastica, oppure ad un bar che, ricevendo un’ordinazione di spumante o prosecco, la scaraffa in un contenitore di plastica: con il clienti che degustano la bevanda (vino o spumante che sia) in un bel bicchiere di plastica».
Nella comunicazione inviata al municipio Ascom chiedeva “che la parte dell’ordinanza che fa riferimento al divieto di somministrazione negli spazi su suolo pubblico sia revocata, riproponendo una formula simile a quella dello scorso anno. Chiediamo inoltre che, come per il 2016, il divieto entri in vigore dalle 21.00, e non dalle 19.00 come invece disposto nell’ordinanza 17/2017 e, infine, che siano sottratte dall’ambito di applicazione dell’ordinanza le bevande in lattina”.
«Ribadiamo che l’abolizione del divieto di somministrazione in contenitori di vetro o latta nei tavolini su suolo pubblico doveva riguardare tutti i pubblici: ristoranti, pizzerie e similari ma anche bar, pub, piadinerie, caffè, ecc.Con l’ordinanza n. 20 del 20.6.2017 il Comune di Luino ha parzialmente accolto le nostre richieste, portando l’orario di divieto alle 20.30 (dalle 19.00), escludendo dalle disposizioni solo ristoranti, pizzerie, ecc. ma mantenendo le disposizioni per bar e similari».
«Pur prendendo atto della disponibilità dimostrata dal Comune, che ha tempestivamente accolto una parte delle richieste della nostra Associazione, il risultato finale non ci soddisfa in quanto le disposizioni vigenti penalizzano fortemente, a nostro avviso in modo ingiustificato, una notevole parte di pubblici esercizi.
Per questo motivo Ascom Luino ha inviato il 21 giugno al Comune una seconda lettera, ribadendo la richiesta di escludere dall’obbligo anche bar e attività similari. Ascom ha precisato che, per questioni di sicurezza pubblica, nulla ha da obiettare qualora il divieto sia previsto in relazioni a casi circoscritti, in concomitanza con feste e manifestazioni di particolare rilievo con un conseguente notevole afflusso di visitatori in Città».
«Ascom Luino auspica che il Comune di Luino, come ha già recentemente fatto, possa rivedere le proprie posizioni, accogliendo le richieste avanzate, nell’interesse sia di una vasta categoria di esercenti, oltre che dell’immagine turistica della Città», conclude il comunicato.
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