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WelComeTech, nuove tecnologie digitali per gli anziani soli: quasi 300 gli anziani del VCO destinatari del progetto

WelComeTech, nuove tecnologie digitali per gli anziani soli: quasi 300 gli anziani del VCO destinatari del progetto

Saranno 300 gli anziani soli e vulnerabili, prevalentemente residenti nel Vco, i destinatari del progetto Interreg Italia Svizzera WelComeTech, che si fonda sia sulla formazione che sull’applicazione delle nuove tecnologie. L’obiettivo del progetto, da 1 milione e 200 mila euro, è di permettere agli anziani di rimanere nelle proprie case, attraverso una rete comunitaria e grazie all’utilizzo di nuove tecnologie digitali. 

Capofila, per l’Italia, è la Regione Piemonte e, per la Svizzera, il LISS – Laboratorio di Ingegneria dello Sviluppo Schürch, e come partner: Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus, Rsa Massimo Lagostina Onlus, Fondazione Opera Pia Dr. Domenico Uccelli Onlus, Cremit dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Comune di Domodossola con la RSA Samonini Rozio Balassi e Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Gli anziani vulnerabili sono una fascia di popolazione non intercettata dai servizi con autonomia precaria che necessitano, più o meno sporadicamente, del sostegno dei familiari o dell’aiuto di altri.

Sulla base delle precedenti esperienze sia nel Vco che in Svizzera dedicate al welfare di comunità, Welcometech si pone l’obiettivo di formare  operatori per i servizi alla persona e di tutor di comunità e l’impiego delle nuove tecnologie a protezione della popolazione anziana vulnerabile.

Ciò per consentire alle persone di continuare a vivere nella propria casa. I sistemi di monitoraggio sono basati sulle necessità quotidiane di ogni singolo anziano: ad esempio permettono di verificare che la persona assuma le medicine, apra le persiane la mattina, solo per fare qualche esempio concreto. Si tratta di dispositivi non invasivi e che non registrano né filmano nulla, ma fanno scattare un’allerta per un familiare o un operatore di riferimento. 

Gli operatori socio sanitari saranno dotati di zainetti che permetteranno di monitorare i parametri di ciascun anziano. 

I sistemi tecnologici saranno installati nelle case di 40 anziani. La prima installazione avrà luogo già venerdì, in due case: una a Cannobio e l’altra a Cavaglio Spoccia. Un altro elemento fondamentale è la formazione di professionisti qualificati. In collaborazione con Vco Formazione è stato avviato un corso per formare operatori socio-sanitari con un profilo professionale innovativo che prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali nelle attività di assistenza agli anziani. Il corso è partito lunedì 18 marzo: più di 200 le domande giunte a Vco Formazione, sono stati selezionati 26 allievi che hanno così iniziato il percorso di studio che si articolerà in una fase teorica e una pratica, unita a seminari sulle tecnologie 2.0.

Infine, si delinea in questo ambito di progettazione la figura del tutor di comunità, in grado di ricostruire legami tra le persone e ridurre il divario digitale a beneficio della popolazione anziana. In questo senso saranno opportunamente formati 60 tutor che si occuperanno di coordinare il progetto sul territorio transfrontaliero. I corsi per i tutor di comunità partiranno a maggio. 

 

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Pubblicato il 20 Marzo 2019
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