Cittiglio, un gelso in dono dal “Trofeo Binda” per la nuova area picnic di Vararo
Il giovane albero piantumato nell'area verde donata di recente al Comune. «Ogni edizione della corsa sarà accompagnata da una nuova pianta»

Con una breve ma significativa cerimonia avvenuta sabato scorso, 17 maggio, è stata messa a dimora una pianta di gelso nel nuovo giardino pubblico del paese. Un giovane albero donato alla comunità dalla Cycling Sport Promotion, la società che organizza ogni anno il “Trofeo Binda” di ciclismo femminile, gara valida per il World Tour e una delle classiche più importanti del panorama del pedale rosa internazionale.
«Un piccolo dono che offriamo a Cittiglio nell’ambito del progetto per l’ambiente e la sostenibilità promosso e sostenuto dall’Unione Ciclistica Internazionale» ha spiegato Mario Minervino, patron della CSP che in occasione degli eventi ciclistici propone sempre una serie di iniziative collaterali con grande attenzione anche alle tematiche ecologiche. Tanto da concludere il suo intervento con una promessa: «Ogni edizione del Trofeo Binda sarà sempre accompagnata dalla piantumazione di un albero, in accordo con le esigenze dell’amministrazione comunale».
Il gelso – pianta dal grande valore simbolico perché un tempo era utilizzato dalle nostre parti per allevare i bachi da seta e dare così vita a una economia “alternativa” a favore delle famiglie – è stato posizionato in un’area verde donata al Comune da Carlo Tusini, nuovo proprietario dell’ex canonica di Vararo.
«I lavori servono a realizzare un nuovo parco giochi con un’area attrezzata per i picnic» spiega il sindaco Rossella Magnani che ha inaugurato il cantiere insieme all’assessore Giovanni D’Angelo, ai rappresentanti dell’associazione “Vivi Vararo” e a molti abitanti delle frazioni di Vararo e di Casere che usufruiranno, insieme ai turisti, della nuova struttura.
Il sindaco ha sottolineato l’importanza di questo intervento nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione del borgo: «Si tratta del secondo passo, dopo il recupero della vecchia scuola del paese, rimasta chiusa per anni e recentemente rinata grazie a un bando comunale. Oggi ospita un punto ristoro con bar e ristorante frequentato da turisti e residenti. Il borgo sta rifiorendo e sta attirando sempre più anche giovani famiglie: proprio questo mese sono nate due bambine, una a Vararo di Cittiglio e una a Casere di Laveno. Tutto questo ci dà fiducia e speranza per un futuro di crescita del nostro borgo montano».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.