Il filo tra la Siria e Angera: sabato apre la mostra “Le storie straordinarie di Palmira”
Maria Teresa Grassi, dopo aver esordito come studiosa proprio ad Angera, fino alla sua scomparsa nel 2020 ha diretto la missione archeologica siro-italiana a Palmira. Oggi una esposizione ricorda la sua passione e la ricchezza del tormentato sito archeologico siriano
È un legame per certi versi antichissimo (oltre quindici secoli), quello tra Angera e la Siria: da quello che oggi per noi è Medio Oriente veniva il primo cristiano testimoniato in zona, un tal Maratotes da Kaprobatis arrivò sulle sponde del Verbano e qui morì, lasciando – nella sua tomba – una delle prime tracce del cristianesimo.
Ma non solo: il rapporto tra Angera e la Siria è legato anche alla figura della prof.ssa Maria Teresa Grassi (nella foto di apertura) che, dopo aver esordito come studiosa proprio al Civico Museo Archeologico di Angera, fino alla sua scomparsa nel 2020 ha diretto la missione archeologica siro-italiana a Palmira, il Pal.M.A.I.S.
Maria Teresa Grassi negli anni ’80 contribuì all’allestimento del museo angerese e ha creato quel rapporto particolare che già in passato è stato al centro di iniziative del museo, in particolare dopo che il sito di Palmira è stato esposto alle tragiche vicende della guerra civile in Siria e in particolare la devastante opera iconoclasta di Daesh, il sedicente Stato Islamico.
Proprio da qui parte lamostra fotografica “Le Storie Straordinarie di Palmira”, che sarà inaugurata sabato 8 ottobre 2022 alle 17.30: «Siamo onorati di accogliere questa splendida mostra, curata dall’archeologa Gioia Zenoni (Human Lab IULM) in collaborazione con Fondazione Terra Santa. Se la fama planetaria del sito archeologico di Palmira è legata alla guerra civile che dal 2011 ha travolto la popolazione e il patrimonio culturale della Siria, i suoi monumenti, i suoi reperti e le sue epigrafi, testimoniano invece storie straordinarie di dialogo fra culture assai diverse, che hanno reso l’antica città carovaniera un autentico melting-pot tra Oriente e Occidente».
Intervengono all’inaugurazione il sindaco di Angera Alessandro Paladini Molgora, la conservatrice dle museo Valentina Dezza, il giornalista (Fondazione Terra Santa) Francesco Pistocchini, la curatrice della mostra Gioia Zenoni.
Evento gratuito su prenotazione: prenotazioniangera@gmail.com
La mostra resterà aperta poi fino al 9 novembre, il mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13 e la domenica 14.30-18.30.
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