Quantcast

Natura e territorio, a Duno un incontro per ribadire l’importanza di cura e prevenzione

Sabato 10 luglio giornata di incontri tra i presidenti dei parchi naturali della provincia di Varese con politici locali ed esponenti del WWF Varese Insubria

Generica 2020

Valorizzare un territorio significa anche prendersene cura e fare prevenzione. Su queste riflessioni si è basato l’incontro di sabato 10 luglio tra i presidenti dei parchi naturali della provincia di Varese con politici locali ed esponenti del WWF Varese Insubria.

La tappa di luglio delle visite sul territorio del Varesotto ha toccato i territori di Vararo e Duno, terminata all’apice del Monte San Martino. In queste zone a ottobre scorso una tempesta ha danneggiato fortemente l’area boschiva.

Alla visita, organizzata da Marco Dolce, sindaco di Duno, erano presenti l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, il presidente del parco Pineta di Appiano Gentile, Mario Clerici, accompagnato dai suoi omologhi del Parco Campo dei Fiori, Giuseppe Barra, e del Parco del Ticino Cristina Chiappa. Con loro, anche gli esponenti del WWF della provincia di Varese, Matteo Colaone e Silvio Molgora e il geologo e coordinatore del Plis Rto, Luca Arieni.

In apertura della vista Isabella Tovaglieri ha ringraziato tutti i presenti, ed in particolare il sindaco di Duno, per la possibilità di poter conoscere da vicino le criticità ma anche confrontarsi sulle potenzialità del territorio prealpino del varesotto. «Il patrimonio boschivo è una delle più importanti risorse dei territori europei sia sotto il profilo ambientale che economico, e per questo va preservato e valorizzato con tutti gli strumenti possibili. In attesa di vedere come sarà la nuova e ambiziosa strategia per le foreste europee annunciata dall’UE all’inizio di quest’anno, dobbiamo affrontare subito l’annoso problema del dissesto idrogeologico, puntando a un utilizzo rapido ed efficace dei fondi del Recovery Plan: per poterlo fare è però strategico sburocratizzare quanto più possibile gli interventi di salvaguardia promossi dalle istituzioni locali e dalle comunità montane, sia nella gestione ordinaria che in occasione di eventi eccezionali, come i disastri naturali, che richiedono interventi massicci e tempestivi per mettere in sicurezza le aree colpite».

Durante la passeggiata, osservando lo stato boschivo di Vararo e Duno, il discorso non ha potuto non puntare sulla necessità della cura dei boschi e della prevenzione di catastrofi simili a quelle accadute. «La necessità più importante è il concetto di prevenzione – ha spiegato Barra – . Tenere ordine nel territorio anzichè inseguire le emergenze. Questo riduce anche i costi e gli sforzi degli interventi».

A Duno da tempo si sta portando avanti manutenzioni e cura costante dei boschi. Da qui l’invito a lavorare in gruppo e fare squadra, come osservato dal sindaco Dolce: «L’aumento dei fenomeni atmosferici estremi pone ancora di più l’accento su cura e valorizzazione delle zone boscose. Tanto più che possono creare non solo sicurezza ma anche ricchezza sostenibile al territorio. Fare squadra è importante, tra enti locali e con la comunità montana». C’è poi la questione delle recenti invasioni di animali come cinghiali e mufloni: «C’è un problema al momento di sovrappopolazione di cinghiali, cervi e mufloni che danneggiano oltre che i terreni anche il sottobosco, non abbandonare queste zone a se stesse fa in modo di poterle preservare maggiormente».

Sulla valorizzazione, anche economica, insiste anche Clerici del Parco Pineta, oltre che sull’esigenza di un reale snellimento burocratico procedurale e sulla riduzione della parcellizzazione dei terreni: “fondamentale è la defiscalizzazione degli interventi di prevenzione dei territori”

«La nostra provincia è ricca di un immenso patrimonio naturale che non può restare ai margini ma va valorizzato e tutelato, ascoltando tutti gli attori che lo popolano», ha aggiunto Chiappa del Parco del Ticino.

«Grazie a questi incontri possiamo conoscere sul campo problematiche e opportunità per i nostri boschi – conclude Matteo Colaone del WWF -. L’esempio di Duno, con il ripristino di essenze arboree autoctone e manutenzione costante dei boschi è una buona pratica che fa molto riflettere. Ringraziamo gli enti e i tecnici che con questi incontri danno modo di approfondire in concreto molti aspetti sulla riqualificazione boschiva locale. Stiamo già collaborando con alcuni enti e privati per l’avvio di importanti progetti di riqualificazione del nostro patrimonio naturale».

Pubblicato il 13 Luglio 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore