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Riapre Palazzo Verbania, luogo di cultura e simbolo del Liberty

Inaugurato questa mattina, sabato 18 maggio, conserva gli archivi di Vittorio Sereni e Piero Chiara ma sarà anche un luogo di eventi culturali per tutta la città

Si è tenuta questa mattina, sabato 18 maggio, la presentazione ufficiale di Palazzo Verbania. La struttura è stata riaperta dopo anni di restauri, realizzati nell’ambito del programma di valorizzazione culturale tra la Città di Luino, il MIBAC e l’Agenzia del Demanio e grazie al contributo di Città di Luino, Fondazione Cariplo, Lions Luino e Regione Lombardia. «È una giornata di grande felicità – commenta il sindaco Andrea Pellicini –, restituiamo alla città e al territorio un luogo di grande valore, riscoprendo gli archivi di Pietro Chiara e Vittorio Sereni ma anche valorizzando un palazzo del 1930».

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Palazzo Verbania 4 di 16

Presente anche il presidente Attilio Fontana che ha spiegato: «Il recupero di palazzo Verbania è l’ennesima testimonianza di quanto concreta e fattiva sia l’azione di Regione Lombardia in settori come quelli della cultura e del turismo. Questo immobile è una piccola opera d’arte e recupera parte della memoria storica di questa città e di un’epoca gloriosa». «Un luogo come questo vuole essere testimonianza della vita vissuta e non solo un’archivio storico ma anche un luogo dove fermarsi», ha commentato il sottosegretario Stefano Candiani.

Da questa sera i visitatori potranno vedere i rinnovati spazi dell’edificio, meta di visita per gli amanti del liberty ma anche della letteratura di Piero Chiara (1913-1986) e della poesia di Vittorio Sereni (1913-1983), i cui archivi sono custoditi in questa nuova sede, accessibile a un pubblico di appassionati e di studiosi. L’Amministrazione Comunale inoltre, proporrà un programma culturale di ampio respiro e le diverse formule di collaborazione con le scuole mentre, proprio in occasione della riapertura è possibile vedere la prima mostra temporanea dedicata a Franco Rognoni (1913-1999), grande pittore italiano, coetaneo di Chiara e di Sereni, che trovò, al pari loro, in Luino un impareggiabile scenario di ispirazione artistica.

Palazzo Verbania

Il lavoro di restauro del palazzo invece, è durato due anni e  ha visto un team di restauratori impegnati a riportare alla luce la decorazione interna risalente al 1905, quando venne inaugurato l’originario caffè ristorante Kursaal, progettato dall’architetto Giuseppe Petrolo in forme liberty d’ispirazione viennese. Sul soffitto centrale sono affiorate corone di fiori di camelia. La sequenza di petali e corolle, sospesi su esili steli, che rivestono le pareti e il plafone all’ingresso, sono interpretabili come foglie e fiori di loto non ancora schiusi: ne è stato ricavato l’attuale logo di Palazzo Verbania. Splendido anche l’intreccio di elementi vegetali (alberi e viti ricche di grappoli e pampini) tra i cui rami sono appese ghirlande di lanterne, cosi da simulare l’allestimento esterno di una festa durante una serata estiva.

Il grande salone (22 metri di lunghezza) per “concerti, feste da ballo, riunioni” e banchetti, aperto da ampie vetrate sul paesaggio, divenne sin dai primi anni del secolo il palcoscenico della vita culturale e mondana della citta. Nel primo dopoguerra, il Kursaal venne trasformato in albergo Verbania. Le sue terrazze pensili sull’acqua, le stanze segrete, hanno fatto da sfondo alle poesie di Vittorio Sereni e ai romanzi di Piero Chiara, entrando di diritto fra i luoghi della letteratura italiana. Qui Piero Chiara ha ambientato storie entrate nell’immaginario comune, come Il piatto piange. Vittorio Sereni ha scritto la celebre lirica Terrazza, pubblicata fra le pagine di Frontiera, per le Edizione di Corrente (Milano, 1941), traendo ispirazione dalle balconate sospese a diversi livelli sulle acque del lago. Prime edizioni, oltre a manoscritti e corrispondenza con i grandi nomi della letteratura del Novecento, si possono ammirare nelle vetrine degli archivi, in un percorso di visita che espone a rotazione il ricco patrimonio delle carte di Vittorio Sereni e di Piero Chiara qui finalmente riunite.

Oggi, Palazzo Verbania, grazie alla gestione curata dal Comune di Luino, offre, accanto agli archivi, spazi espositivi destinati a mostre temporanee, un percorso didattico permanente, ambienti per conferenze e un caffè letterario ricavato al piano nobile, nell’ambiente un tempo destinato alle camere dell’albergo, con pareti dipinte di rosso acceso.

Pubblicato il 18 Maggio 2019
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