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Viaggio nel cantiere delle Lucine di Leggiuno dove nasce la magia del Natale

Siamo stati a trovare il signor Lino proprio mentre era al lavoro al “bosco incantato”, con lui c’erano alcuni dei volontari che si danno da fare per preparare tutto entro l'8 dicembre

Tutto è cominciato un po’ per caso con l’iniziativa di un semplice cittadino che ha scelto di addobbare la sua casa e ora, le lucine di Leggiuno, sono diventate il luogo per eccellenza del Natale nel Varesotto.

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Qui, in questo angolo sperduto tra il Lago Maggiore e il Campo dei Fiori, che fino a poco tempo fa era conosciuto solo per l’Eremo di Santa Caterina, ogni dicembre arrivano in “pellegrinaggio” le famiglie da tutta la provincia di Varese e non solo per far assaggiare ai bambini l’atmosfera più autentica del periodo natalizio.

Di che cosa si tratta ormai lo sappiamo: un intero pezzo del paese di Leggiuno viene ricoperto di lucine colorate e agghindato a festa: ci sono le luci sulla chiesa e sulla piazza, le luci nel bosco incantato, gli animali del bosco illuminati, la caverna che conduce alla cascata e, soprattutto, la casa di Lino Betti: l’ideatore, promotore e coordinatore di tutto questo.

GUARDA IL VIDEOREPORTAGE DEI PREPARATIVI

A pochi giorni dall’apertura al pubblico, prevista per sabato 8 dicembre, siamo stati nel “cantiere” delle lucine di Leggiuno per conoscere alcuni degli operosi volontari che anche quest’anno si stanno dando da fare settimane per ridare vita alla magia natalizia che nell’ultima edizione è arrivata a portare 120mila persone nel piccolo paese.

Siamo stati a trovare il signor Lino proprio mentre era al lavoro al “bosco incantato”, con lui c’erano Lucio, Nilca, Lorenzo ed Emanuele che sono solo alcuni dei volontari che si danno da fare per preparare il sito.

«Siamo organizzati così – racconta il signor Lino -: al nostro interno c’è un gruppo principale che coordina, programma e decide i lavori da fare e le fasi nelle quali realizzarli. Poi c’è un gruppo che aiuta e collabora in vari step. A seconda dei periodi ci lavoriamo in un numero di persone diverso: l’esperienza muove, complessivamente, più di 100 persone».

lucine di leggiuno

Qui il lavoro comincia già in estate con la preparazione dei singoli componenti: ci sono i ciuffi d’erba, che non sono altro che mazzetti di fibra ottica attaccati a dei led che escono dal terreno, i classici filari di luci, i cavi elettrici di collegamento e decine di altri piccoli particolari che vanno messi a punto.

«Sono molto sincero – spiega Lino Betti -: non mi sarei mai aspettato che questa cosa, nata un po’ per caso, si sarebbe trasformata in quello che è oggi. Dopo tutto si tratta di semplici lucine e tanto lavoro artigianale, nulla a che vedere con i lavori che fanno nelle grandi città con impianti di proiezione e video mapping. Eppure questa cosa ha catturato il cuore delle persone».

«Io ho conosciuto Lino alle scuole elementari quando veniva a dare una mano per la realizzazione delle scenografie» racconta Emanuele, un giovane volontario che da 4 anni collabora alla macchina organizzativa delle luci di Leggiuno. «Siamo un gruppo meraviglioso, ci diamo da fare solo per creare qualcosa di bello in questo paese», aggiunge Lucio.

In questi giorni il cantiere è in fermento, si sta ultimando l’installazione delle oltre 500mila lucine. La tradizionale cerimonia di accensione si terrà l’8 dicembre il giorno dell’Immacolata, alle ore 17. Quest’anno saranno anche allestite le navette per evitare che i visitatori entrino nel paesino che ha pochi parcheggi e strade molto strette.

A contorno degli allestimenti luminosi ci saranno cori di musica Gospel, mercatini e stand gastronomici per ristorarsi dal freddo e deliziare il palato. Le lucine di Natale rimarranno accese tutti i giorni dalle 17 alle 23 fino all’Epifania.

Pubblicato il 19 Novembre 2018
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