L’Italian Open Water Tour: da Varese al mondo, il circuito che ha rivoluzionato il nuoto in acque libere
Un viaggio tra i laghi italiani e i luoghi più suggestivi, con un mix di sport, passione e comunità insieme a Marcello Amirante, ideatore e anima del circuito di nuoto in acque libere numero uno in Italia
È il 2016 quando Marcello Amirante, fondatore dell’Italian Open Water Tour, decide di dare vita a un circuito di nuoto in acque libere che oggi è il più grande d’Italia. Partito da Varese, la sua casa, il circuito ha visto un’incredibile crescita, con ben dodici tappe in otto regioni, più di settemila atleti provenienti da trentadue paesi e la partecipazione di campioni mondiali del nuoto. Ma com’è nata questa idea e come è riuscita a conquistare un pubblico sempre più ampio?
Marcello Amirante ha raccontato a “La Materia del Giorno” che tutto è iniziato con la passione per il nuoto in acque libere, che lui e il suo gruppo di amici coltivavano partecipando a traversate nei laghi, come quella del Lago Maggiore. All’inizio degli Anni 2000, le prime sperimentazioni nel Lago di Monate portarono a quello che sarebbe diventato il punto di partenza di una vera e propria avventura. «Abbiamo iniziato con le traversate nel lago di Monate, e dopo cinque anni di crescita e sperimentazione, nel 2016 abbiamo deciso di creare un circuito, partendo con due tappe, una a Monate e l’altra a Noli», spiega Amirante.
Nel corso degli anni, l’Italian Open Water Tour è cresciuto in modo esponenziale, tanto che oggi comprende dodici tappe in location iconiche e coinvolge atleti di livello mondiale. Ma non solo: il circuito ha reso possibile anche la creazione del Challenge dei Laghi, con tappe che includono Monate, Maccagno, Leggiuno, Caldonazzo e Peschiera del Garda, portando il nuoto in acque libere anche nelle zone più affascinanti d’Italia. La bellezza del circuito sta proprio in questa capacità di unire l’aspetto sportivo all’amore per i luoghi che lo ospitano.
Il circuito è diventato una vetrina per il territorio, come racconta Amirante, che evidenzia come i partecipanti, spesso provenienti da tutta Italia, restano estasiati dalla bellezza dei laghi locali, «perché quello che noi vediamo come il “laghetto di casa” è in realtà un luogo incredibile per chi lo approccia per la prima volta». Dal passaggio sotto l’Eremo di Santa Caterina al nuotare tra i castelli di Cannero, le tappe del Lago Maggiore sono tra le più dure, ma anche tra le più affascinanti.
Il circuito non è solo sport: è anche una grande famiglia che si ritrova ad ogni tappa, tra atleti di tutte le età e livelli. «Abbiamo atleti che si allenano con noi e che poi partecipano, e la cosa straordinaria è che, pur essendo un circuito amatoriale, ci sono anche campioni olimpici e mondiali che scelgono di partecipare. C’è una sorta di magia che si crea tra chi nuota per passione e chi lo fa per vincere», spiega Amirante.
Ma non solo sport: sostenibilità ambientale, solidarietà e cultura sono al centro del progetto. Il mix perfetto tra sport e impegno sociale rende ogni tappa dell’Italian Open Water Tour un’esperienza unica. Ogni gara non è solo una competizione, ma un momento di condivisione, come testimonia la partecipazione di atleti provenienti da diverse parti del mondo e la solidarietà che si respira durante le premiazioni.
Tra le le altre, c’è la tappa di Vulcano, un luogo straordinario dove il panorama mozzafiato si unisce alla bellezza dell’esperienza del nuoto in acque libere. Dalla Golfo di Boccadasse in Liguria fino alle acque cristalline delle Tremiti, il circuito offre un panorama incredibile di paesaggi unici, dove l’aspetto sportivo si intreccia con la bellezza naturale.
Il futuro del circuito: verso l’European Open Water Tour?
Dopo dieci anni di successi, Marcello Amirante ha già in mente il prossimo obiettivo: «Siamo già in trattativa con altri circuiti internazionali, con l’idea di creare un grande evento sovranazionale, che potrebbe diventare l’European Open Water Tour». Un sogno che, partendo dalle bellezze d’Italia, potrebbe conquistare anche l’Europa, portando l’Italian Open Water Tour a un livello superiore.










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