Anche ad agosto il mondo delle bocce non si ferma: gare a Maccagno, Tronzano e Bedero
Mese di pausa per le competizioni maggiori, ma i campi non rimangono deserti: Roberto Bramani Araldi racconta gli appuntamenti in corso

È prassi consolidata che nel mese di agosto le gare ufficiali presso le varie bocciofile appartenenti alla Delegazione di Varese si concedano una pausa di riflessione accedendo a un periodo vacanziero nel quale le tambureggianti competizioni organizzate cadano in letargo.
E’ vero che a fine agosto ci sarà alla Bederese una scintillante due giorni dedicata al gotha boccistico nazionale, tuttavia si tratta della fatidica eccezione che conferma la regola.
Invece non è proprio così: riposo per l’ufficialità, ma effervescente rincorrersi di gare senza la livrea di eventi regionali o provinciali nelle quali tesserati e non si cimentano con tenacia e ostinazione a competere per il successo.
Allora accade che a Maccagno, intorno alla fine di luglio venga disputata una tre giorni, nella quale sui due campi quasi in riva al lago si diano battaglia otto coppie a eliminazione diretta e a Tronzano si scontrino sul suo campo ancora delle coppie per concludere l’escursione il 14 agosto.

Ma la competizione più intensa si è verificata sui campi della Bocciofila Bederese, con l’undicesima edizione del Memorial Giancarlo Gambato e la prima del Memorial Osvaldo Bolloli.
La gara, organizzata dagli amici della bocciofila, con la regia attenta e precisa di Roberto Tognetti, si è disputata a terzine agli otto punti, con otto eliminatorie atte a designare i giocatori che si sono disputati l’ambito Trofeo in una finale tradizionale a eliminazione diretta ai 12 punti.
Novità assoluta di quest’anno l’aver dedicato una giornata al settore femminile, per cui nella passerella finale era presente una loro rappresentante, anche per sopperire alla cronica assenza di gare esclusivamente destinate alle donne.

Un altro aspetto confortante del 2025 è stata la partecipazione massiccia di giocatori – non solo tesserati con esclusione della categoria A -, per cui, pur essendo prevista la possibilità di rientrare in gara anche dopo una sconfitta, tale opzione è risultata preclusa, essendo stato completato in breve tempo il numero degli iscritti.
La particolarità della manifestazione è stata evidenziata anche dall’accoppiata del ricordo di Giancarlo Gambato con la recente scomparsa del veterano Osvaldo Bolloli, che ha deciso di lasciare il mondo delle bocce a 98 anni: la figlia, l’architetto Federica Gambato, con una scelta commovente e carica di profondi significati, nei quali il termine amicizia non costituisce un riferimento sterile e retorico, ma assume il senso dei valori che caratterizzano l’esistenza, ha voluto ricordare il padre e il compagno di avventure agonistiche in un’unica competizione che ha naturalmente mutato la sua denominazione a partire dall’anno in corso.

Ha prevalso, infine, Monfardini, autore di pregevoli giocate, nelle quali ha svolto un ruolo preminente la sua capacità di accosti costanti e precisi, senza per questo rinunciare ad alcune bocciate decisive, qualora necessarie, su un sempre combattivo Galli.

Quindi ancora una volta appare nella sua interezza la voglia di giocare alle bocce, non importa con quali finalità se non quella di mantenere viva una passione che non ha età – non dimentichiamo che nell’eliminatoria femminile si sono cimentate le due sorelle Meneghini, Laura e Paola, juniores fino a poco fa – e permette di praticare uno sport colmo di fascino e di suggestioni.
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