Valli Ossolane, decimo sigillo per Caffoni. Dipalma vince tra le due ruote motrici
Il pilota domese si impone anche nella 61a edizione della gara davanti a Margaroli e Carmellino. Buon 5° Miele mentre il talento di Malnate batte la concorrenza tra le Rally4

Chissà se Davide Caffoni si appunterà una stella sulla tuta, come fanno le squadre che hanno vinto dieci scudetti. Già perché il pilota domese, 47 anni, ha vinto per la decima volta il Rally delle Valli Ossolane che ha caratterizzato il fine settimana nel VCO.
Caffoni, con il navigatore Mauro Grossi e a bordo di una Skoda Fabia RS del team BalBosca, ha confermato la sua caratura sulle strade di casa e ha distanziato di 18″8 l’altro ossolano Fabrizio Margaroli (con Leone Natoli). Terzo posto per Ivan Carmellino e Massimo Minazzi mentre ha dovuto alzare bandiera bianca uno dei grandi favoriti, Corrado Pinzano.
In testa dopo la prima giornata (tre PS), Pinzano è stato costretto al ritiro dopo una “toccata” nella PS5 mentre aveva ancora 4″ di vantaggio su un Caffoni che si stava scatenando in rimonta. Una disdetta per Pinzano costretto così a incassare uno “zero” nella classifica del Trofeo Italiano Rally dove invece guadagna terreno Simone Miele: il pilota varesotto (con Luca Beltrame) ha chiuso quinto il Valli Ossolane incamerando punti utili sia per il Girone B sia per la graduatoria assoluta che ora lo vede in testa.
A proposito di rallysti varesotti, il Valli Ossolane ha regalato una bella vittoria a Giò Dipalma tra le vetture a due ruote motrici. Il 35enne di Malnate, affiancato stavolta dal luinese Roberto Mometti, ha chiuso la gara al 15° posto assoluto e si è imposto nella categoria nonostante fosse all’esordio su una Renault Clio Rally4. L’ennesima conferma delle qualità velocistiche del pilota che fu anche campione italiano giovanile di motocross.
Il 61° Valli Ossolane – organizzato da New Turbomark – ha come sempre richiamato un alto numero di tifosi sulle strade delle speciali, alla partenza di Baveno e all’arrivo di Domodossola. Il meteo incerto ha reso la contesa ancora più interessante elevandone anche il tasso tecnico. Ma alla fine, sul gradino più alto del podio, è salito ancora il “re” Caffoni.
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