Team Brady senza rivali nel Lago Maggiore GP di motonautica
Dopo una collisione tra Team Brasil e Team Drogba che ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso, la squadra del campione di football americano trionfa nella tappa iridata delle E1 Series a Sesto Calende

Lo scafo di testa fila veloce verso la prima boa, ma un’onda fa perdere per un istante il controllo al pilota svedese Timmy Hansen. La barca devia improvvisamente a sinistra, lato dove sopraggiunge la pilota di Team Drogba, Oban Duncan. Il botto è inevitabile, il rumore si sente secco e distinto anche da riva: è il momento più complicato del Lago Maggiore GP di motonautica elettrica disputato nel golfo di Sant’Anna a Sesto Calende.
Una collisione che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi e i curiosi arrivati sia sulla sponda lombarda sia su quella piemontese del Basso Verbano e che per fortuna non ha avuto ripercussioni sulla salute dei piloti coinvolti. Lo scontro – il primo rilevante in quattro tappe del Mondiale E1 Series – è avvenuto nella penultima delle manche previste dalla formula (un po’ cervellotica) del gran premio, che è ripartito dopo la bandiera rossa con l’ultima finale in programma.
Una gara emozionante che ha visto trionfare Team Brady, ovvero la squadra (già capace di centrare la pole position) che prende il nome dalla leggenda del football americano Tom Brady e che come il suo “proprietario” ha saputo imporsi con autorevolezza sulle acque del nostro lago. Una vittoria importante perché riporta la squadra – formata dal britannico Sam Coleman (a bordo nella finale) e dalla finlandese Emma Kimilainen – a ridosso delle prime posizioni in classifica dopo 4 gare, su 7, del Mondiale E1.
La gara di Sesto Calende ha dato un altro verdetto sportivo interessante, ovvero l’avvicendamento in testa alla classifica con Team Rafa (ovvero Rafa Nadal; piloti Cris Lazarranga e Tom Chiappe) secondo quest’oggi e capace di scavalcare l’Aoki Racing (piloti: Mashael Alobaidan e Dani Clos), deludente sesto. Podio completato da Team Blue Rising con Sara Misir e John Peeters.
Ma a brillare – pur nel caldo torrido – a Sesto Calende è stato anche il contorno. Il Lago Maggiore ha offerto uno specchio d’acqua perfetto per veder filare gli splendidi raceboards capaci di danzare a pelo d’acqua grazie ai foil, le appendici che tengono sospeso lo scafo, e di muoversi con grande manovrabilità tra le boe. Gare rapide – una decina di minuti ciascuna – ma non scontate perché anche la tattica fa la sua parte con i piloti che devono scegliere il momento più adeguato per percorrere il “giro lungo” obbligatorio e devono evitare errori nella partenza lanciata perché ogni penalità può essere decisiva.
«Uno spettacolo vederli correre e un orgoglio sapere che dentro queste imbarcazioni c’è tanta bravura, capacità e innovazione del nostro territorio» applaude Attilio Fontana, varesino e presidente della Regione che ha assistito alla finale e partecipato alla premiazione. Ed è vero, perché la Marina di Verbella che ha ospitato il quartier generale del Lago Maggiore GP è anche il luogo dove tutti i raceboards utilizzati in gara sono costruiti e testati prima di essere schierati al via.
Un matrimonio tra qualità naturali (il lago) e imprenditoriali che permette al Varesotto di essere al centro di un Mondiale che sta crescendo e che coinvolge località come Miami o Montecarlo, solo per citarne un paio delle sette tappe iridate. Un’esclusività e un indotto che vanno coltivati, coccolati e, perché no, mostrati con orgoglio.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.