La statua dedicata a Gigi Riva, situata a Mandas, nella provincia del Sud Sardegna, è stata oggetto di un atto vandalico. Il monumento, realizzato dallo scultore locale Mario Matta (inaugurato il 9 novembre 2024 alla presenza di numerosi cittadini e del figlio del calciatore), è stato danneggiato con un martello.

A essere colpite e rovinate sono stati il braccio e alcune dita della mano sinistra del monumento che ritrae il centravanti nato a Leggiuno e divenuto leggenda proprio in Sardegna con la maglia del Cagliari, squadra che trascinò all’unico scudetto della sua storia nel 1970. Riva sull’isola è considerato un eroe moderno e anche per questo il vandalismo desta particolare scalpore. (foto “Cronache dalla Sardegna”)

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’atto vandalico e le autorità locali stanno attualmente cercando di identificare i responsabili. Il sindaco di Mandas, Umberto Oppus, ha espresso profondo sdegno per l’accaduto, definendo il gesto come un’espressione di ignoranza inaccettabile. Ha inoltre annunciato che verrà presentata una denuncia ai Carabinieri e che lo scultore Matta si occuperà immediatamente del restauro della statua.

Luigi Gigi Riva, soprannominato “Rombo di Tuono”, è nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno ed è scomparso il 22 gennaio 2024. Cresciuto in una famiglia segnata dai lutti, il giovane Riva – quei tempi soprannominato “Furzelìna”, piccola forchetta in dialetto – iniziò la carriera nel Laveno Mombello per poi essere scoperto dal Legnano. Passato al Cagliari non volle mai lasciare la maglia rossoblu e la Sardegna tanto da stabilirsi per sempre in città, pur mantenendo un legame affettivo con il suo paese natale. È tuttora il recordman di gol della Nazionale con 35 reti in 42 presenze per l’Italia con cui vinse l’Europeo del 1968.

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