In uno stadio “Maradona” gremito e bollente all’inverosimile, il Napoli ha battuto 2-0 il Cagliari nell’ultimo turno della Serie A di calcio, conquistando così il quarto scudetto della sua storia, il secondo nelle ultime tre stagioni.

La partita si è sbloccata solo sul finire del primo tempo quando è stato lo scozzese McTominay, uno dei trascinatori dei partenopei in questa stagione, ha finalmente battuto il portiere cagliaritano Sherri che fino a quel momento aveva effettuato diversi interventi decisivi. Nella ripresa è stato poi Romelu Lukaku a siglare il 2-0 mettendo così al sicuro il risultato. (foto in alto: tifosi all’ingresso del “Maradona” prima della partita)

I tifosi azzurri hanno tremato prima dell’1-o perché nel frattempo l’Inter – che aveva un solo punto in meno in classifica – era andata a segno a Como nell’altra partita disputata questa sera. La rete di De Vrij ha permesso per alcuni minuti il sorpasso in classifica, ma per centrare il titolo i nerazzurri avrebbero avuto bisogno di un passo falso del Napoli. Nella ripresa l’Inter ha raddoppiato con Correa ma non è bastato: la squadra di Inzaghi ora si deve concentrare per la finale di Champions League, sabato 31, a Monaco contro il Paris Saint-Germain.

I festeggiamenti per il Napoli sono iniziati anche nel Varesotto: in diverse località sono stati sparati fuochi d’artificio e petardi mentre alcuni tifosi sono scesi per strada con le bandiere azzurre. Prima di questo titolo – il quinto da allenatore di Antonio Conte dopo i tre con la Juventus e quello con l’Inter – il Napoli aveva vinto tre scudetti. I primi due (1987 e 1990) con Diego Armando Maradona in campo, il terzo due anni fa con Spalletti in panchina.