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Le primarie di Laveno Mombello partecipano al Festival della Meraviglia

Gli alunni saranno protagonisti sabato 17 maggio con esibizioni musicali a metà tra opera lirica, improvvisazione corporea e componimenti creati con la vibrazione vitale delle piante

scuole monteggia laveno

Sabato 17 maggio, dalle 12 alle 13, le primarie “Scotti” e Gianoli” dell’IC “Monteggia” Laveno Mombello saranno protagoniste di un momento tutto loro dentro la cornice del Festival della Meraviglia, giunto quest’anno alla terza edizione.

La performance dei giovani studenti metterà insieme mondi (solo apparentemente) distanti: l’opera lirica verdiana, l’improvvisazione musicale e corporea, la creazione di basi musicali catturando la vibrazione vitale delle piante. Ad ospitare gli artisti in erba laveno-mombellesi sarà la palestra del Liceo Sereni, alle spalle di via Labiena.

Ad aprire le danze saranno le classi quarta e quinta della primaria Gianoli di Mombello: sotto la direzione del Maestro Antonio Cassarino gli alunni si cimenteranno nella presentazione di otto brevi passaggi corali tratti dal Falstaff di Giuseppe Verdi. Un repertorio “classico” che i bambini delle classi interessate (e non solo) hanno approfondito in lungo e in largo partecipando come ogni anno a “OperaDomani”, progetto su scala nazionale che avvicina i giovanissimi all’affascinante mondo della lirica.

A stretto giro di posta, nove ragazzi delle classi quarte e quinte della primaria Scotti di Laveno accompagneranno con i loro strumenti – tre violoncelli e una tastiera – l’armonia prodotta dalle piante tramite l’applicazione di elettrodi che trasformano in musica le variazioni elettriche prodotte dalle piante. I giovani performer lavenesi cattureranno e creeranno suoni ed energie con un’improvvisazione musicale ogni volta inedita. Sarà la natura ad essere fonte di ispirazione.

Quest’esperienza scientifica, realizzata e perfezionata nelle primarie dell’Istituto nei laboratori STEAM (che sta per Scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica), curati dall’insegnante Bettina Ambrosini, stimola creatività e curiosità negli studenti, in un ‘ecosistema’ che celebra la diversità. Come spiega la stessa insegnante Ambrosini, che da anni si occupa di arricchire l’esperienza didattica con l’uso delle nuove tecnologie, «il risultato è imprevedibile e l’obiettivo non è la perfezione dell’esecuzione, ma la ricerca di un linguaggio che ci connetta alle energie degli elementi naturali».

Pubblicato il 16 Maggio 2025
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