Professori tutti in cattedra nelle scuole varesine nonostante 200 rinunce
Sono stati circa l'8% i convocati dall'Ufficio scolastico varesino che non hanno accettato di trasferirsi. Secondo Maglione della Cgil Scuola le carenze sono soprattutto nelle segreterie e tra i bidelli
Tutti in cattedra. O quasi. Le scuole varesine sono iniziate con i posti di docenza coperti. « Merito del personale dell’Ufficio scolastico di Varese – spiega Michele Maglione della Cgil Scuola – hanno lavorato nonostante le gravi carenze di personale, riuscendo a completare le operazioni entro l’inizio dell’anno».
Lo scorso 31 agosto, infatti, erano state effettuate 2500 nomine anche se le rinunce sono state 200, l’8%: « Questo è un tema che sta vivendo la scuola in generale – spiega il delegato sindacale – spostarsi in un’altra città e sostenerne le spese diventa proibitivo soprattutto in Lombardia. Abbiamo anche avuto tre dirigenti neo immessi che hanno rinunciato per evitare il trasferimento».
E se l’anno scolastico si è aperto meglio dello scorso quanto a nomine, grazie anche alle correzioni apportare al software che lo aveva mandato in tilt il sistema con nomine protratte fino al secondo quadrimestre, quest’anno le difficoltà riguardano soprattutto il personale amministrativo e i collaboratori: « Gli istituti hanno carenza di personale nelle segreterie e quello che c’è è chiamato a continui aggiornamenti per rimanere al passo con le novità dei software. Se poi aggiungiamo la scarsità di direttori amministrativi, i DSGA, possiamo affermare che oggi i problemi maggiori sono negli uffici. Ma anche tra i collaboratori, quelli che un tempo venivano chiamati bidelli. Ce ne sono troppo pochi per svolgere i compiti di sorveglianza e pulizie».
« La scuola italiana conta ancora un numero eccessivo di precari – commenta Maglione – Ogni anno le immissioni in ruolo non coprono mai le necessità».
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