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Droghe, la prevenzione parte dalle scuole medie

Serata informativa rivolta ai genitori e agli studenti all'istituto comprensivo B. Luini con forze dell'ordine, medici ed esponenti dell'amministrazione

Buon successo per la serata informativa organizzata dall’istituto comprensivo Bernardino Luini sul problema della dipendenza dalle sostanze stupefacenti, un percorso informativo e preventivo sulle tematiche delle dipendenze. Alla serata hanno partecipato i vertici locali delle forze dell’ordine, medici del Sert ed esponenti dell’amministrazione su invito della professoressa Raffaella Menditto. Marco Bragazzi, comandante della Polizia di Stato di Luino, ha aperto la serata sottolineando che è un contributo di formazione e di pianificazione; sono coinvolte tutte le forze dell’ordine e il provveditorato agli studi.
Bragazzi ha spiegato ai presenti che tutte le sostanze sono psicoattive agiscono a livello mentale e creano dipendenza. Anche la marjuana. L’abuso di sostanze è un problema medico ma anche sociale: c’è dietro la microcriminalità che utilizza la droga proveniente in modo particolare dal Sud America. Nella nostra provincia viene svolta un’attività informativa su tutto il territorio, è emerso un quadro drammatico, critico. L’attività preventiva deve essere fatta già alle scuole medie e deve esserci il supporto educativo delle famiglie. Bisogna porre l’attenzione, per esempio, alla quantità di soldi di cui il minore dispone ed eventuali oggetti di lusso in possesso dei ragazzi stessi. E’ nato un tavolo tecnico che crea delle direttive per colpire il fenomeno. I vari controlli vengono effettuati in tutte le scuole con le forze armate, è un modo per tenere lontano lo spacciatore. Nel luinese hanno trovato droga nelle classi.

Il Maresciallo Angelo Bellantonio della Guardia di Finanza di Luino spiega la normativa: il possesso delle droghe è sempre un illecito, può essere amministrativo o penale in base alla destinazione dell’uso delle sostanze; uso personale (sanzione amministrativa) e cessione a terzi (illecito penale). Se la droga è classificate tra quelle “leggere” la sanzione è amministrativa mentre se è “pesante” si entra nel penale. Le procedure avvengono nelle seguenti modalità: il sospettato viene perquisito, viene sequestrata la sostanza, viene analizzata da laboratori specializzati (per quantificare la percentuale di presenza della sostanza illecita), viene redatto un verbale di contestazione che, nel caso di minorenne, viene sottoscritto anche dai genitori; infine viene inviata la denuncia al Prefetto che inviterà il minore ad intraprendere un percorso di recupero. Le conseguenze per il minore sono gravissime, per esempio revoca del patentino. Per i maggiorenni revoca del passaporto, eventuale permesso di lavoro per la Svizzera e ritiro del porto d’armi. Lo spaccio di droga ha una grande redditività, è facile: i ragazzi vengono sempre più spesso messi a rischio e in molti casi non sono consapevoli del rischio a cui vengono sottoposti da adulti senza scrupoli. Sono, i ragazzi, sollecitati dal guadagno facile.

Il Dott. Enrico Bianchi dell’Ordine dei Farmacisti di Varese ha spiegato che un gruppo di farmacisti volontari effettuano dei percorsi informativi nelle scuole medie e spiegano cosa fanno le sostanze (dal punto di vista scientifico), gli effetti delle sostanze (inizialmente provocano una grande gratificazione, almeno dieci volte delle “gratificazioni naturali e quotidiane”). Soprattutto
provocano una dipendenza , assuefazione, crisi d’astinenza. Il SERT (Servizio Tossicodipendenze
della ASL), nella figura del responsabile Dott. Marino, invita l’ordine dei farmacisti a effettuare
questi percorsi nelle scuole.

Ai ragazzi vengono spiegate quali sono le sostanze e le conseguenze:
CANNABIS: aumenta l’ansia, provoca disturbi nella memoria e distrazione
COCAINA: aumento dell’attenzione, provoca gravi danni epatici
ECSTASY: si presenta sotto forma di caramelle, è facile da sintetizzare, ha un effetto che dura sei /
sette ore
EROINA: è una droga che crea forte sonnolenza, è la fuga dal mondo, ti dà una sensazione di
scomparsa dei problemi.
CLUB DRUGS: è una polvere inodore e insapore, porta l’incapacità di ribellarsi e ha un effetto
disinibente, è molto diffuso nei college americani
Conclude dicendo che chi vi dà la droga non vi vuole bene.
Tutte le droghe provocano lesioni al cervello e problemi circolatori e respiratori.
Gravissima dipendenza, soprattutto nei giovanissimi, di tabacco e alcool.

Il Dott. Manuel Benedusi del Sert di Cittiglio ha parlato della prevenzione che viene effettuata già nelle scuole medie di Luino da tre anni attraverso il progetto Life Skill Training. La prevenzione deve avvenire in questa fascia di età, anche perché la fascia di giovani coinvolti nell’uso e spaccio di sostanze è 15-16 anni. Occorre sviluppare le proprie abilità e capacità. Importantissima la prevenzione che deve iniziare in famiglia; noi trasmettiamo ai nostri figli dei messaggi con il nostro comportamento e le nostre abitudini. Negli ultimi anni è cambiato il modo di consumare droga, per lo spacciatore è meglio avere un consumo nel tempo. La politica deve basarci su quattro pilastri:prevenzione, cura, riduzione del danno e controllo/repressione. Occorre ritardare il più possibile il contatto dei giovani alle sostanze. La prevenzione non è solo informazione, deve essere legata ad altro:informazione – comportamento – emozioni – valori.
Il percorso fatto a scuola permetto loro di essere più forti, di aumentare il loro bagaglio di
competenza; il primo anno è informativo, il secondo è rafforzativo. In Lombardia sono coinvolti
30000 ragazzi e nella provincia di Varese 3000.

Durante la serata è stato anche mostrato un video Life Skill Training. Il termine di Life Skills viene generalmente riferito ad una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono alle persone di operare con competenza sia sul piano individuale che su quello sociale. In altre parole, sono abilità e capacità che ci permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana. l nucleo fondamentale delle Life Skills identificato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è costituito da 10 competenze: consapevolezza di sé, senso critico, gestione delle emozioni, prendere buone decisioni, gestione dello stress, risolvere i problemi, comunicazione efficace, creatività, relazioni efficaci, empatia. Il Dott. Benedusi ha proposto questa esperienza alle famiglie: viene proposto un progetto pilota che coinvolgerebbe le famiglie con le stesse modalità sottoposte ai ragazzi.

La professoressa Roberta Corsini, docente dell’Istituto B.Luini, è stata una delle prime insegnanti coinvolte nella formazione del progetto Life Skill Training. La Prof.ssa informa che tre anni fa sono partiti con dieci insegnanti, oggi sono stati formati 60 docenti, sia nelle medie di Luino che a Maccagno e Dumenza. Le lezioni in aula avvengono durante l’orario scolastico e vengono svolte principalmente in palestra, con il supporto della Prof.ssa Fiengo. Viene dato molto spazio ai ragazzi. Gli alunni sono disposti in cerchio per avere una condivisione maggiore. Prima viene preparato un cartellone con un elenco di regole a cui tutti dovranno attenersi; le principali tematiche svolte sono legate all’uso delle sostanze. E’ un progetto che serve a rafforzare i comportamenti più positivi e a migliorare l’immagine di sé, la gestione della rabbia e dell’ansia, espressione degli altri compagni. I ragazzi possono sempre intervenire liberamente, non saranno oggetto di critica da parte di altri ragazzi. Saranno così più consapevoli delle loro scelte e affrontare le problematiche con meno difficoltà. Il Dott. Benedusi ha sottolineato che viene fatto un test anonimo all’inizio e alla fine di ogni anno scolastico, per i tre anni, e viene confrontato con test di alunni non soggetti al progetto Life Skill Training: i risultati ci sono. Il Dott. Benedusi ringrazia le insegnanti di questo Istituto per la passione messa in questo progetto. Il D.S. invita il Dott. Castelli, assessore a ai servizi scolastici, per un saluto. Castelli ringrazia a sua volta per l’importanza degli interventi e dell’argomento.
Il Comandante dei Carabinieri Capitano D’Aveni, invitato dalla direttrice, pure fa un saluto alla platea.

Pubblicato il 03 Marzo 2014
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