Quantcast

“L’unione fa la forza. Speriamo anche per la nostra scuola”

Lettera aperta di un gruppo di sostenitori dell'Isis Dalla Chiesa preoccupati dai tagli alla scuola che penalizzeranno l'istituto

Siamo un gruppo abbastanza nutrito di persone a vario titolo legate all’ISIS Dalla Chiesa di
Sesto Calende. Siamo genitori di allievi attuali, insegnanti di questi allievi, operatori del settore tecnico della scuola, genitori di ex alunni. Alcuni di noi hanno ricoperto e ricoprono incarichi di rappresentanza nei Consigli di Classe, nel Consiglio di Istituto. Siamo comunque tutti affezionati al Dalla Chiesa e crediamo che questa scuola rappresenti un punto d’eccellenza nella nostra provincia: non lo diciamo, come qualcuno sospettava, perché a ciascuno sembra che la “sua” scuola sia la migliore, ma lo diciamo perché lo crediamo con convinzione, ne abbiamo le prove, ne siamo gli attori e gli utenti.
Il Dalla Chiesa è un Istituto di Istruzione Superiore che conta quasi 1000 alunni; possiede
cinque indirizzi (professionale, tecnico e liceale); è situato in una posizione strategica, al confine di due province e di due regioni; offre al territorio circostante un servizio che va al di là di quello scolastico, con i suoi moderni impianti sportivi, i suoi corsi aperti agli esterni, i suoi laboratori d’avanguardia, i suoi progetti non di rado rivolti e perfettamente integrati nel territorio.
 
La nostra scuola, come tante altre, come l’intero sistema pubblico, viene penalizzata (e lo sarà anche di più in futuro) da tagli, riordini, razionalizzazioni: meno personale, mancata attivazione di indirizzi, meno offerta. Ma questa penalizzazione, che capiamo essere generale, per il Dalla Chiesa risulta più grave, proprio per il ruolo di “polo di riferimento”che l’Istituto ha, proprio per la sua ubicazione geografica, per l’importanza sul territorio (non certo limitato al Comune di Sesto Calende).
E’ per questa ragione che riteniamo doveroso levare la nostra voce e spendere le nostre energie in difesa di questa istituzione, anche se i riordini e i tagli magari non riguardano, per adesso, la nostra situazione individuale.
 
Ci siamo, quindi, recati in folta delegazione, il 26 luglio, presso L’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese. La nostra vicenda ha suscitato curiosità e simpatia tra i presenti che, come noi, facevano anticamera davanti agli uffici dei Dirigenti. Molti ci hanno chiesto come fosse possibile che fossimo lì tutti insieme, per una stessa causa, per uno stesso appuntamento. Noi crediamo, nella nostra semplicità e nel nostro ottimismo, che l’unione faccia la forza; e che, magari, se si muovono categorie intere di persone, famiglie, genitori, tecnici a sostegno di una scuola, questo dia un segnale forte di quanto siamo preoccupati e determinati.
Rendiamo merito all’eleganza con cui il dottor Nucifora ci ha accolto, ascoltato, lasciato esporre tutte le nostre istanze. Misurato, calmo, senza interrompere, senza sottovalutare nessuno degli aspetti da noi sollevati, ci ha trattenuto per quasi un’ora. Poi ci ha tracciato un quadro disincantato e lucido della situazione attuale. Non ci ha dato false speranze, ma crediamo che possa adoperarsi per il bene della nostra scuola. Ci ha fornito qualche ottimo suggerimento su come muoverci, chi coinvolgere, da chi andare a perorare la nostra causa. Da parte nostra, tenteremo tutte le strade che ci sono state indicate.
Speriamo almeno di essere un esempio di dinamismo e di solidarietà. E di far vivere e crescere il Dalla Chiesa.

Pubblicato il 30 Luglio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore