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“La ricerca è come la poesia”

Dalla passione per il sapere alle imprese di eccellenza. L'importanza della ricerca e dell'innovazione spiegate ai ragazzi che parteciperanno al premio dedicato a Valerio Filippini

premio valerio filippiniDi Valerio Filippini ricordo in particolare la voglia di conoscere. A volte la sua attività di ricerca non aveva un obiettivo determinato a priori, non aveva cioè un’applicazione immediata. Era ricerca pura. Un po’ come la poesia. Qualcuno si chiede a cosa serva, invece il suo contributo al sapere è enorme». È ricordando l’amico fisico prematuramente scomparso che Giorgio Bendiscioli, professore dell’Università di Pavia, ha spiegato oggi ai ragazzi delle scuole, in visita al Ccr di Ispra, cosa muove la passione per il sapere. In sala erano presenti più di settanta talenti della matematica e della fisica che il prossimo 31 marzo sosterranno il test di selezione del premio dedicato a "Valerio Filippini". Un’iniziativa, giunta quest’anno alla terza edizione, che vede la partecipazione di soggetti diversi e in particolare Provincia, Ufficio scolastico provinciale, Univa, Api, CCR di Ispra, Istituto nazionale di Fisica nucleare e Fondazione Visconti di San Vito. 
«È un premio che riconosce l’ambizione, il rigore e il merito – ha detto dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Claudio Merletti -. Qualcosa che per la nostra regione è quasi l’ordinario ma che si può ancora migliorare. Ognuno di voi dovrà impegnarsi per farlo». Ad accogliere gli studenti erano presenti anche gli assessori provinciali all’istruzione Bonfanti e all’innovazione De Bernardi Martigoni oltre al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Colosio, ad Alba Ciserani dell’Unione industriali e Marco Praderio dell’Api. Il premio è sostenuto infatti anche dal mondo economico che offrirà ai ragazzi che arriveranno in finale la possibilità di svolgere dei periodi di stage nelle industrie eccellenti del territorio. «Le nostre imprese attraversano oggi un periodo complicato – ha spiegato ai ragazzi Alba Ciserani – e diventa fondamentale in questo contesto costruire e sostenere il rapporto tra scuola e impresa». «Il futuro delle nostre aziende dipende dai talenti come voi – ha aggiunto Praderio -. La ricerca e l’innovazione rappresentano infatti alcune delle più grosse sfide che la globalizzazione ci pone. Le nostre aziende devono cercare metodi per produrre in modo più efficace ed efficiente. E la scenza è il fattore che più di ogni altro più aiutarci a farlo». 

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Pubblicato il 28 Marzo 2011
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