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FI Vco: sostegno alle attività economiche con l’avanzo di amministrazione dei Comuni

“I 600 euro non coprono nemmeno lontanamente le basilari esigenze degli esercizi chiusi che devono sostenere affitti e costi fissi”

“In queste settimane i Comuni stanno approvando il rendiconto consuntivo e devono deliberare in ordine all’impiego dell’avanzo di amministrazione, spesso costituito da importi anche consistenti.
Le partite IVA, di cui sono espressione moltissimi operatori del commercio, del turismo e dei servizi, con il Decreto Cura Italia hanno, per modo di dire, beneficiato di un sussidio di 600 euro che non copre nemmeno lontanamente le basilari esigenze di attività chiuse, destinate comunque a dover corrispondere i canoni di locazione, a dover sostenere costi fissi come la Tosap e la Tassa rifiuti, a fronte di incassi inesistenti” così il coordinatore provinciale di Forza Italia Massimo Manzini.

Che prosegue: “In questo contesto, valutando che l’Anci ed il Governo hanno concluso circa 10 giorni fa un accordo che autorizza i Comuni ad un apprezzabile margine di discrezionalità nell’impiego dell’avanzo di amministrazione, riteniamo che si debbano indirizzare tali risorse, costituite dall’avanzo libero di amministrazione, prioritariamente: per casistiche di sgravio per le attività artigianali, produttive e commerciali; per valutare forme di aiuti che possano permettere a tali attività di attenuare gli effetti di una crisi economica che si manifesta estremamente pesante; per sostenere un intervento strutturale di lungo periodo per annullare, come già qualche Comune ha fatto, il pagamento di Tosap e Tassa rifiuti per alcune mensilità in modo da dare respiro alla ripresa di queste attività”.

“Infine, -conclude- non va sottovalutato il fatto che la riapertura di bar e ristoranti dovrà purtroppo scontare limitazioni conseguenti all’inevitabile distanziamento sociale che porterà alla riduzione dei posti a sedere: approfittando dell’imminente avvio della bella stagione, crediamo che si debbano valutare sistematiche estensioni dei dehor in misura tale da compensare gli effetti negativi sulla disponibilità dei posti a sedere che il rispetto delle regole che il distanziamento sociale comporta”.

Pubblicato il 02 Maggio 2020
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