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Un “laboratorio politico” per Ispra del futuro

Il sindaco Paolo Gozzi è il candidato di Viviamo Ispra per le elezioni del 6 e 7 giugno: «Abbiamo trasformato il paese, ora vogliamo creare come una vera comunità»

Trentasei anni, da dieci è impegnato nella vita politica del comune di Ispra. Paolo Gozzi, sindaco uscente del paese "più europeo" della Provincia di Varese, si ripresenta alle elezioni del 6 e 7 giugno per ottenere dei suoi elettori l’incarico a continuare il percorso intrapreso in questi cinque anni come primo cittadino. Con lui la squadra di "Viviamo Ispra", la sua lista civica che presenta quest’anno anche alcune new entry. Sindaco a tempo pieno con una passione politica che dura da tempo: è stato consigliere comunale dal 1999 al 2004, assessore alla cultura dal 2000 al 2003 e sindaco dal 2004 ad oggi. 

 

Gozzi, qual è il bilancio di questi cinque anni alla guida del comune di Ispra?
«Non è semplice fare una sintesi. Abbiamo lavorato sodo e siamo riusciti a cambiare questo paese. Innanzi tutto lo abbiamo dotato di tutte le infrastrutture di cui aveva bisogno: abbiamo investito molto sulle manutenzioni e sui lavori pubblici. Questo è il punto di partenza per una nuova sfida: fare crescere la vita sociale».
 
Quali sono le opere più significative che dovrebbero convincere un elettore a riconfermare la sua squadra?
«La riqualificazione del lungolago,  ma anche la sistemazione dellapalestra  e della mensa scolastica, il nuovo asilo. Abbiamo rinnovato tutta l’illuminazione con impianti specifici a seconda delle zone del paese. Siamo l’amminsitrazione comunale che ha investito di più nelle manutenzioni sorattutto dell’edilizia scolastica. Poi dobbiamo ricordare tutti gli intereventi legati all’ambiente e ai servizi. Abbiamo portato la raccolta differenziata dal 39 al 70 per cento, sistemato il centro di raccolta rifiuti, istituito la protezione civile. Con il comune di Ranco abbiamo dato vita al Plis del Parco del Golfo della Quassa che ci permette di tutelare tutta quell’area naturale. La protezione e la valorizzazione dell’ambiente sono state uno dei punti centrali della nostra amministrazione: abbiamo inoltre sitemato le passeggiate in riva al lago e creato dei collegamenti ciclabili».
 
Il suo programma recita "con uno sforzo infrastrutturale importante, abbiamo trasformato il paese". Quali sono ora i vostri obiettivi?
«Se otterremo il favore degli ispresi il prossimo mandato sarà rivolto in primis alle persone per lavorare insieme e costruire una comunità. Qualcosa è già stato fatto ma dobbiamo impegnarci ancora molto. Un esempio del cambiamento è stato Barza (frazione di Ispra, ndr). Abbiamo riportato il palio, è rinato un gruppo di lavoro che si riunisce regolarmente, propone iniziative, partecipa attivamente alla vita del paese. Vogliamo arrivare all’ascolto partecipato di tutti i cittadini ed in particolare dei giovani».

Pensa che Ispra sia una cittadina attraente per le nuove generazioni?

«Ispra è un paese vivo con opportunità diverse per i ragazzi. Nel prossimo mandato lavoreremo molto su questo punto: dal lato associativo e ricreativo creando un centro di aggregazione in Piazzale Olimpia che diventerà il cuore pulsante del paese. Sarà un luogo sicuro dove i giovani potranno incontrarsi e creare degli eventi anche per entrare in contatto con le altre generazioni. Ma il progetto è molto più ampio: vogliamo lavorare molto sul fronte economico, soprattutto in un momento di difficoltà come questo».
 
Quanto ha inciso la crisi sulla popolazione di Ispra? Come intende aiutare i suoi cittadini?
«Abbiamo avvertito la crisi come tutti i comuni. Dobbiamo dunque darci da fare affinchè si creino delle soluzioni per uscirne. Per questo pensiamo di sviluppare alcuni servizi pensati proprio per chi vuole dar vita a un’impresa. Mi riferisco in particolare ai giovani: vogliamo attivare uno sportello dedicato all’autoimprenditorialià giovanile offrendo consulenza progettuale gratuita, accompagnando dunque l’impresa nei suoi primi passi. Tra i punti del nostro programma c’è anche la volontà di costruire una cooperativa sociale per il lavoro che possa gestire, servizi territoriali o turistici, prendere in gestione la cura del verde o le manutenzioni».
 
Tornando alla lista "Viviamo Ispra". Voi vi definite un "laboratorio politico", c’è invece chi vi critica dicendo che, dal punto di vista dell’appartenenza ai partiti, non c’è chiarezza. Come risponde a questa osservazione?
«Ricordo che la nostra è una lista civica ed è trasversale perchè raggruppa persone di orientamenti diversi. Ci definiamo "laboratorio politico" perchè siamo un caso interessante di buongoverno. Nel nostro caso la politica intesa come appartenenza a un partito passa in secondo piano: le sensibilità diverse si sono sempre ritrovate a lavorare insieme per fare il bene del paese. Sono le questioni concrete che hanno la priorità».
 
 

Pubblicato il 29 Maggio 2009
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