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Grande serata per Franz Listz al Sociale

L'omaggio con il pianista Federico Ceriani, in collaborazione con il musicologo Paolo Castagnone, ha concepito in occasione del bicentenario della nascita del musicista ungherese

 Una serata speciale, quella che avrà luogo il 27 dicembre prossimo a Luino alle ore 21 presso il Teatro Sociale: grazie al felice rapporto fra Liszt e l’Italia è nato l’intero programma del concerto “Omaggio a Liszt”, che il pianista Federico Ceriani, in collaborazione con il musicologo Paolo Castagnone, ha concepito in occasione del bicentenario della nascita del musicista ungherese. Il concerto è organizzato dalla Provincia di Varese con patrocinio della Città di Luino. A fine spettacolo, la Provincia di Varese ha previsto un momento conviviale di augurio con vin brûlé, cioccolata e panettone (preparato e servito dal Gruppo Alpini di Luino).

Tutto ebbe inizio duecento anni fa, nella notte del 22 ottobre 1811, quando la famiglia Liszt venne allietata dalla nascita di Franz, un bambino apparentemente gracile e delicato. Nel corso della sua esistenza egli darà invece prova di un vigore fisico e intellettuale fuori del comune, divenendo una delle personalità più celebri e influenti dell’Ottocento. Tuttavia la modernità ha spesso rischiato di relegare il musicista ungherese esclusivamente al ruolo del grande virtuoso del pianoforte, autore di pagine di notevole impegno tecnico, ma di facile presa emotiva e poco significative sul piano compositivo. Invece egli fu uno degli artisti più geniali e autenticamente visionari della storia, in grado di ampliare il linguaggio musicale in maniera impressionante e capace di trasferirvi la maggior parte delle esperienze culturali e spirituali del tempo.

Musicista romantico, nella sua inquietudine attratto da ogni forma di sapere, Franz Liszt fu a lungo immerso nella riflessione sul rapporto tra musica, natura e poesia, mentre il desiderio di fondere la vita con l’arte lo portò a rievocare le “scoperte” culturali dei suoi numerosi viaggi in moltissimi capolavori. L’Italia, in modo particolare, suscitò in lui impressioni indelebili: il paesaggio, l’arte e la poesia del nostro Paese divennero lo spazio interiore in cui concepire una nuova forma della creazione e dell’espressione.

Pubblicato il 26 Dicembre 2011
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