Falsa ordinanza e depistaggio, arrestato il sindaco di Macugnaga
L'uomo, di 84 anni, si trova ora ai domiciliari. La misura cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Verbania

Frode processuale, depistaggio e falso materiale in atto pubblico: sono le accuse a carico del sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, arrestato dalla guardia di finanza. Secondo le prime informazioni in merito all’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Verbania, il primo cittadino con il concorso di altri dipendenti pubblici, avrebbe creato una falsa ordinanza sindacale contingibile urgente per giustificare, dinanzi alla Procura della Repubblica, quanto da lui fatto nell’ambito di un altro procedimento penale che lo vede indagato per la violazione delle norme urbanistiche ed ambientali.
Il sospetto che quest’atto potesse essere stato creato ad hoc, in quanto sino a quel momento mai esternato, ha indotto il Procuratore della Repubblica a disporre degli approfonditi accertamenti delegandoli ai finanzieri del Soccorso Alpino che, dopo una serie di perquisizioni, acquisizioni documentali ed informatiche eseguite in collaborazione con i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Domodossola, hanno acclarato l’effettivo tentativo da parte del Sindaco di depistare e frodare il corso del procedimento penale. Ovviamente la responsabilità del Sindaco e degli altri indagati sarà definitivamente accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, vigendo la presunzione di non colpevolezza prevista dall’art. 27 della Costituzione.
L’uomo, di 84 anni, si trova ora ai domiciliari. La misura cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Verbania Mauro D’Urso ed è stata eseguita dai finanzieri della Stazione di soccorso alpino di Domodossola e della compagnia di Domodossola.
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