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La fake news sui carri armati alla stazione di Domodossola

Sta girando molto, sui social e con più post, una foto di un treno carico di mezzi blindati che sarebbe passato verso il confine svizzero. È una bufala, che riutilizza una foto, vera, di un anno fa

Generico 04 Mar 2024

“Non so cosa pensate voi, ma questi sono fermi alla stazione di Domodossola”. “Carri armati a Domodossola: adesso oltre che alla Russia facciamo anche la guerra alla Svizzera?”.
Sono due post, molto condivisi, che rilanciano la notizia – falsa, lo diciamo subito – di un convoglio carico di carri armati alla stazione di valico di Domodossola, tra Italia e Confederazione Elvetica.

Notizia falsa, ma che riutilizza una foto vera, con mezzi blindati (obici semoventi, per la precisione) caricati su carri pianali in una stazione italiana, della rete Rfi.

Foto vera, appunto, ma risalente a quasi un anno fa, esattamente al 15 aprile 2023. La stazione ritratta è quella di Udine e il convoglio era diretto verso il valico di Tarvisio per proseguire verso Est: come aveva chiarito in seguito  il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani a Rainews, si trattava di mezzi diretti in Ucraina.

Si tratta di M109, dei semoventi d’artiglieria: d’aspetto simile ai carri armati, ma diversi, sono dei mezzi progettati solo per rendere mobili (semoventi, appunto) i cannoni che sparano molto lontano, in questo caso pezzi da 155mm.
Nell’estate del 2023 risultano 120 mezzi di questo tipo forniti all’Ucraina. Si tratta di semoventi dismessi dall’Esercito Italiano, che oggi usa materiale più moderno.

I carri sono probabilmente partiti per ferrovia dal grande deposito mezzi blindati dismessi di Lenta-Rovasenda, nella pianura tra Novara e Biella.
al di là di questo, però, il Piemonte non ha alcuna attinenza con i movimenti di mezzi blindati. Né tantomeno ci sono legami con la Svizzera, come ipotizzato dai post (almeno due quelli in circolazione in questi giorni) creati per confondere le acque e che hanno superato le 200 condivisioni social.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 07 Marzo 2024
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