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Arrivate in Piemonte le prime dosi del vaccino anti-Covid

Al via la smministrazione nel novarese

Sono arrivate intorno alle 10 da Torino le prime dosi del vaccino anti-Covid che da questa mattina vengono somministrate nel novarese, a cominciare dall’Ospedale Maggiore e dalla più importante RSA per anziani del territorio, l’Istituto De Pagave. Il V-day è cominciato verso le 10, quando la pattuglia della protezione civile regionale, scortata dai Carabinieri, ha consegnato alla dottoressa Alessia Pisterna, responsabile della Farmacia dell’Ospedale Maggiore le dosi di vaccino conservate in un apposito contenitore a bassa temperatura, oltre a siringhe, aghi altro materiale per la somministrazione.

Arrivo vaccino al Maggiore

Le prime dosi sono state inoculate al ritmo di sedici all’ora a 90 operatori dell’Ospedale, (25 medici, 39 infermieri, 10 oss, 4 dipendenti degli uffici amministrativi e 12 tecnici delle ditte esterne appaltatrici di servizi ospedalieri). Tra i primi a sottoporsi alla vaccinazione il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Mario Minola, i responsabili di pronto soccorso e Rianimazione Gian Carlo Avanzi (che è il rettore dell’Università del Piemonte Orientale) e Francesco Della Corte. All’istituto De Pagave, invece, una Rsa nella quale, soprattutto durante la prima ondata si sono registrati moltissimi contagi e decine di morti a causa del Covid, tra i primi a ricevere la vaccinazione, il presidente del Cda Umberto Taddia, e una giovane fisioterapista, Ilaria De Marco, che racconta di essere stata assunta a febbraio, pochi giorni prima del lockdown. “Ho vissuto in prima persona – racconta – tutta la fase più drammatica, e penso che il vaccino sia davvero una luce in fondo al tunnel. Per questo ho aderito subito alla proposta di essere tra i primi a ricevere la dose di vaccino.”

A seguire tutto il primo giorno del V- day, l’assessore regionale alla ricerca sul Covid, Matteo Marnati, che ha definito “storica” questa giornata di avvio della campagna vaccinale. Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli guarda invece ai prossimi mesi: “Siamo impegnati – ha detto all’Agi – a predisporre un piano logistico per gestire nel migliore dei modi la campagna di vaccinazione vera e propria. Allestiremo in città sedi adeguate per facilitare a tutti, in particolare alle fasce più fragili della popolazione, l’accesso al vaccino”

Marnati con Minola

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Pubblicato il 28 Dicembre 2020
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