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Borsotti (Uil Vco): “Fuga del personale delle Rsa? Turni massacranti, mancati riposi e contratti poco vantaggiosi”

“Il sindacato non è solito fare polemiche inutili, in questo caso si sente in dovere di fare alcune considerazioni”

Si legge sempre più frequentemente che i direttori di strutture per anziani lamentano, giustamente, la difficoltà a mantenere i servizi nelle strutture stesse dovute oltre che alla lentezza dell’Asl per la risposta sui tamponi anche alla fuga di personale verso l’Asl, premesso che la Uil fpl non è solita fare polemiche inutili, in questo caso si sente in dovere di fare alcune considerazioni.

Condividiamo il fatto che l’Asl dovrebbe tenere una corsia preferenziale sia sul prelievo dei tamponi che per gli esiti ( siamo a conoscenza di alcune Oss che hanno ricevuto l’esito dopo 10 giorni ed hanno dovuto fare il secondo che avrà un iter pressoché uguale ) per il personale sanitario, che ricordiamo, annovera anche coloro che lavorano nella sanità privata e nelle Rsa, però, oltre a lamentarsi sarebbe bene che facessero un esame di coscienza sui motivi per cui si preferisca un contratto temporaneo in Asl piuttosto che rimanere a tempo indeterminato a lavorare in condizioni assurde nelle case di riposo.

Bene proviamo ad elencarle le motivazioni: le oss sono sottoposte ad un lavoro molto più pesante anche in tempi normali, oggi, in assoluta emergenza, sono costrette a turni sempre più ravvicinati non rispettando nemmeno la normativa che prevede 11 ore di riposo da un turno all’altro, ma soprattutto, non riescono nemmeno a fare i dovuti riposi settimanali aumentando di fatto il rischio di contagio,( che ad oggi è la principale causa di assenza), sia per loro che per i ricoverati.

Questa, però, è solo la punta dell’iceberg sulla loro situazione; infatti per lo più sono dipendenti di cooperative che si aggiudicano i servizi con il massimo ribasso e questo, ovviamente va a scapito dei lavoratori. il contratto delle cooperative è di molto inferiore a quello della sanità pubblica, sia in merito allo stipendio che in merito ai diritti. Nonostante questa organizzazione sindacale, già durante la prima ondata di covid-19, abbia chiesto a cooperative e ad enti propretari di prevedere modalità premiali per il personale ad oggi nessuna struttura si è degnata di una risposta, anzi da una cooperativa la abbiamo avuta: siamo in difficoltà e dovremo togliere la 13ma e le ferie avanzate ai soci lavoratori.

Ora se consideriamo che le cooperative hanno continuato ad offrire i servizi con meno personale perché una uona percentuale è in malattia ed è pagato dall’Inps, a questa organizzazione pare una presa in giro, le cooperative non ci perdono, ci guadagnano.

In definitiva, riteniamo che i direttori debbano intervenire anche sugli enti proprietari delle strutture così come si appresta a fare la Uil Fpl per trovare soluzioni immediate per riconoscere gli sforzi enormi che il personale sta sopportando, ma soprattutto sarebbe utile che, almeno in questi casi, vengano annullati i contratti al maggior ribasso ma si verifichi che l’aggiudicatario garantisca un numero sufficiente di personale che permetta una gestione più consona alle norme vigenti.

Per Uil Fpl Vco

Franco Borsotti

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Pubblicato il 19 Novembre 2020
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