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“Vogliamo solo lavorare”, quasi 500 alla manifestazione contro le chiusure imposte dal dpcm

Ottini: “Non so se servirà a qualcosa, ma era giusto far sentire la nostra voce e protestare per una serie di provvedimenti che non comprendiamo e accettiamo"

“Noi vogliamo solo lavorare”. Si è conclusa con questo coro la manifestazione organizzata ad Omegna da Ascom. Tantissimi i partecipanti: imprenditori della ristorazione, baristi, titolari di palestre, allevatori, commercianti, parrucchiere, pasticceri.

“Non ci aspettavamo un successo simile: eravamo quasi cinquecento -sottolinea con orgoglio Sara Ottini, rappresentante di Ascom- e questa è la più bella dimostrazione di attaccamento al nostro lavoro. Abbiamo manifestato in maniera pacifica: non so se servirà a qualcosa, ma era giusto far sentire la nostra voce e protestare per una serie di provvedimenti che non comprendiamo e accettiamo”.

Tante le categorie presenti. “Forse ci hanno preso per dei C*****I -ha tuonato Augusto Quaretta del centro di formazione artistica Arcademia- perché non si spiega altrimenti questo Dpcm: noi abbiamo rispettato tutto, da maggio ad oggi, per sanificare, distanziare, evitare assembramenti e chi più ne ha più ne metta. E cosa ci dicono? Prima ci paventano una possibile chiusura, dicendo che si sarebbero presi sette giorni per decidere: una settimana in cui non c’è stato un controllo. E poi chiudono: come volevasi dimostrare” evidenzia Quaretta.

“Lo sport è salute e benessere, fisico e psichico: ci sono persone che hanno bisogno della palestra per stare bene. I corsi online non sono la stessa cosa: chiudere la nostra attività è uno schiaffo inaccettabile” la sottolineatura di Elena Marchetto di Arcobaleno Fitness.

“La movida nel nostro territorio non c’è, non esiste: i provvedimenti andavano presi con intelligenza ed attenzione. Da noi mi devono spiegare quando ci sono assembramenti ai ristoranti e nei bar: magari ce ne fossero mai stati” ironizza Alessandro Genga.

Chiusura con parrucchieri e commercianti. “È un circolo vizioso: queste chiusure mettono in ginocchio tutto il settore, nessuno escluso” le parole di Maddalena Sesiani e Roberta Nobili.

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Pubblicato il 29 Ottobre 2020
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