Crisi economica, preoccupante aumento delle famiglie che chiedono aiuto
Il sindaco Morandi: “Rischio è che arrivino addirittura al 10%. Servono misure straordinarie”
La crisi economica comincia a farsi sentire. Soffia, impetuosa, provocando i primi segnali tangibili. La fotografia che arriva da Gravellona è impietosa, per certi versi drammatica.
“Normalmente, dal Ciss e dai servizi sociali del comune – spiega il sindaco Gianni Morandi – vengono seguite una trentina di famiglie, che possono diventare al massimo cinquanta in determinati periodi dell’anno. A queste famiglie viene fornito un aiuto economico, con acquisto di generi alimentari, pagamento di affitto e varie bollette. Ora abbiamo avuto richieste, per i buoni spesa, da parte di ben 250 famiglie, alcune delle quali impensabili fino a due mesi fa”.
“Ci sono lavoratori stagionali, papà divorziati, famiglie dove non lavora più nessuno: a Gravellona ci sono complessivamente 3.500 famiglie ed il rischio è che si arrivi addirittura al 10% nel numero di quelle che chiedono aiuto al comune. Noi stiamo facendo il possibile, abbiamo istituito un apposito fondo per integrare quanto trasferitoci dal Governo – continua Morandi – ma la situazione è davvero preoccupante. Servono misure straordinarie per un’emergenza straordinaria“.








