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Covid 19, approvato il protocollo per il trattamento domiciliare e in Rsa

Contiene indicazioni precise su come trattare i pazienti prima che i sintomi si aggravino e sulle possibilità di utilizzo dei farmaci

Dallo scorso martedì i Medici di famiglia possono prescrivere i farmaci per il trattamento dei pazienti Covid positivi o sospetti a domicilio e in RSA.

Dall’Assessore alla sanità Icardi  è arrivato infatti a tutte le ASL, ai Medici di Medicina Generale, ai medici delle Unità Speciali di continuità Assistenziale (USCA) e alle RSA il protocollo terapeutico redatto da un comitato scientifico di esperti dell’unità di crisi regionale composto dagli Ordinari  in Infettivologia dell’Università di Torino Prof. Di Perri e Bonora, dal Segretario Della Federazione dei Medici di Medicina Generale Dr. Venesia e dalla Dr.ssa Ghisetti responsabile del Servizio di Micriobiologia dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino.

Il protocollo contiene indicazioni precise su come trattare i pazienti a domicilio e in RSA prima che i sintomi si aggravino e sulle possibilità di utilizzo dei farmaci. È stato quindi stabilito come trattare i pazienti con i farmaci che abbiamo a disposizione in particolare con la idrossiclorochina  (farmaco antimalarico) e altri farmaci di cui sono esplicitate controindicazioni e possibili effetti collaterali.

Il trattamento con idrossiclorochina verrà prescritto dal Medico di Medicina Generale e distribuito dalle Farmacie di comunità con la ricetta mutualistica. La terapia sarà anche erogata dalla Farmacia Ospedaliera in collaborazione con i Medici USCA.

Un’altra importante novità è che il medico può come sempre richiedere all’Asl di fare il tampone se lo ritiene necessario per un proprio assistito, ma da ieri, anche in assenza dell’esecuzione ed esito del tampone il trattamento può essere avviato sulla base della sola sintomatologia e della diagnosi clinica posta dal medico curante.

Asl Vco è intanto riuscita a reclutare altri 7 medici per rafforzare la presenza sul territorio, costituendo una nuova Unità speciale di continuità assistenziale. Si tratta, come è ormai noto, di un team medico, equipaggiato con dispositivi di sicurezza e dotati di un ecografo palmare, che andranno a domicilio di persone positive covid-19 o sospette positive. Questa seconda Usca si aggiunge a quella con sede operativa al S. Rocco di Verbania. La seconda avrà sede operativa presso la Casa della Salute di Crevoladossola e agirà prevalentemente sul territorio ossolano.

Pubblicato il 22 Aprile 2020
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