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Quaretta: imbarazzante l’attacco di Preioni ai medici di famiglia

“Mi domando cosa sappia il consigliere per potersi permettere di mettere alla gogna una parte del personale sanitario, accusandola persino di aver favorito il contagio. Glielo chiederò domani”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del sindaco di Quarna Sopra e rappresentante dei Sindaci Asl Vco Augusto Quaretta in merito alle dichiarazioni rilasciate del presidente del gruppo Lega Alberto Preioni sui medici di famiglia.

Imbarazzante l’attacco di Preioni ai medici di famiglia! Non dovrebbe fare precisazioni ma solo chiedere scusa e prendere atto della realtà che a quanto pare non conosce. Ne parleremo alla Rappresentanza dei Sindaci prevista domani in videoconferenza.

“Medici di famiglia sindacalizzati che si sarebbero negati ai loro pazienti. Malati che per giorni e giorni li hanno aspettati senza avere risposte. Un comportamento che non avrebbe aiutato a frenare il contagio nel Vco “. Parola di Alberto Preioni, consigliere regionale anzi, come ci ha ricordato diverse volte, l’azionista di maggioranza assoluta in Regione Piemonte!

Quando ho letto queste dichiarazioni ho pensato che fosse una delle tante notizie spazzatura e invece purtroppo era tutto vero. Può darsi che la sua uscita sia legata a qualche segnalazione individuale o a qualche sentito dire… ma in questa fase così delicata e difficile per tutti, chi ricopre ruoli pubblici importanti deve prestare la massima attenzione e non può lasciarsi andare con affermazioni e accuse più o meno dirette che possono trasformarsi in bombe sociali. Se non si hanno prove evidenti, se non si conoscono i fatti nella realtà, se non si è verificato direttamente sul campo la situazione, meglio tacere!

Non solo come sindaco e comune osservatore, ma anche per questioni personali e famigliari, ho seguito molto da vicino l’evolversi dell’emergenza fin da suo inizio e ho vissuto sia pur indirettamente ciò che è accaduto prima ancora che negli ospedali, nelle case della salute del territorio e negli ambulatori dei medici di famiglia che sono il primo punto di riferimento per i cittadini impauriti e smarriti. Ho potuto verificare l’assoluta e piena disponibilità dei medici di famiglia che non si negavano a nessuno e che rispondevano al telefono senza badare all’orario !

Per questa ragione molti di loro sono risultati positivi e in ogni caso chi poteva, anche dal regime di quarantena ha continuato a lavorare telefonicamente. E poi ci sono altre sfumature non di poco conto rispetto all’assurda accusa di non aver aiutato a frenare il contagio nel VCO.

So che ancora ad oggi non sono stati dotati dei famosi DPI (mascherine e guanti); in prima battuta perché gli è stato detto di arrangiarsi in quanto liberi professionisti, trascurando il fatto che hanno una convenzione con l’Asl e quindi con la Regione Piemonte e che in situazioni di emergenza anche la Costituzione prevede che lo Stato di debba far carico di garantire a tutti massima sicurezza.

So che i medici di famiglia hanno sollecitato a più riprese l’avvio delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), squadre composte da medici e infermieri che si recano a domicilio per verificare i parametri dei pazienti. Nel VCO ad oggi ne è stata avviata una, quando invece ne servirebbero almeno 3! E questo nell’ottica di alleggerire il peso enorme che ricade sugli ospedali. Così come so che da settimane è stata sollecitata la definizione di un protocollo domiciliare per le cure a casa del Covid che ha avuto il via libera pochi giorni fa…So anche dell’enorme mole di lavoro che coinvolge i medici ospedalieri, gli infermieri, i barellieri e i Volontari. Una cordata di solidarietà straordinaria che per professionalità e umanità.

Queste sono tutte le cose che so e mi domando invece cosa sappia il consigliere Preioni per potersi permettere di mettere alla gogna una parte di questa cordata, accusandola persino di aver favorito il propagarsi del contagio… Glielo chiederò domani durante la Rappresentanza dei Sindaci. E gli chiederò di pensare di svolgere responsabilmente il suo ruolo di azionista di maggioranza in Regione, per fare in modo che il Piemonte cominci ad intravedere la fase 2, cosa che appare ancora distante.

Sulle responsabilità di questo ritardo avremo modo di parlarne ma non ora, non oggi. Oggi possiamo solo stare al fianco di chi sta lavorando e talvolta anche morendo per noi!

Augusto Quaretta

Pubblicato il 15 Aprile 2020
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