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A Santo Stefano passa il camion dei rifiuti, anzi no: interrogazione in consiglio comunale

Sul calendario della raccolta doveva esserci il passaggio, ma poi sarebbe stato cambiato. I consiglieri di minoranza Mario Boatto e Marco Limbiati chiedono chiarimenti

rifiuti sesto calende

Cumuli di carta lasciati lungo le strade per l’intera giornata di Santo Stefano. È quanto denuncia l’opposizione di Sesto Calende, in riferimento alla giornata del 26 dicembre, in occasione della raccolta differenziata della carta: è stata presentata anche un’interrogazione consiliare presentata dai consiglieri di minoranza Mario Boatto e Marco Limbiati.

Nel documento, indirizzato alla sindaca Elisabetta Giordani, all’assessore all’Ambiente Leonardo Balzarini e al presidente del consiglio comunale Pietro Ferrario, i firmatari descrivono una mattinata iniziata con “cumuli di carta depositati lungo le strade, in modo ordinato, perché correttamente predisposti per la raccolta differenziata”, rimasti però “per tutta la giornata, senza che il servizio di raccolta venisse effettuato”.

I consiglieri sottolineano come non si trattasse di “una data qualunque”, ma del 26 dicembre, e si domandano quale sia stata la causa della mancata raccolta, “visibile in molti quartieri della città e segnalata da numerosi cittadini”.

Secondo quanto riportato nell’interrogazione, la società incaricata del servizio avrebbe comunicato lo spostamento della raccolta al 27 dicembre, correggendo quanto indicato nei calendari (disponibili anche online). Tuttavia, è proprio sulla comunicazione che si concentra la critica della minoranza. Il volantino informativo diffuso, spiegano Boatto e Limbiati, “contiene al suo interno indicazioni contraddittorie”, poiché “da un lato si affermava correttamente che la raccolta sarebbe avvenuta il 27 dicembre, dall’altro […] si faceva riferimento al venerdì 26 dicembre”.

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Una situazione che, secondo i consiglieri, non può essere liquidata come una semplice disattenzione da parte dei cittadini, dal momento che la comunicazione “finisce per smentire sé stessa e che, più che informare, ha inevitabilmente generato confusione”.

Nell’interrogazione viene quindi chiesto se l’assessore all’Ambiente fosse a conoscenza della situazione verificatasi il 26 dicembre e se ritenga che la comunicazione predisposta sia stata “adeguata ed efficace”. I firmatari chiedono inoltre di coinvolgere anche l’assessore alla Comunicazione per chiarire “chi abbia approvato il contenuto del volantino, in che modo sia stato diffuso e se vi sia stata una verifica preventiva sulla chiarezza delle informazioni trasmesse”.

Pur riconoscendo che “sbagliare è umano”, i consiglieri evidenziano come farlo quando “i destinatari di una comunicazione sono quasi 12.000 persone non è una leggerezza trascurabile”, auspicando che l’episodio possa servire da lezione affinché la comunicazione istituzionale sia “realmente al servizio dei cittadini”.

 

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Pubblicato il 29 Dicembre 2025
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