La mozione contro Gualtieri non passa nel consiglio comunale “segreto” di Sesto Calende
L'opposizione di centrodestra vota compatta ma non scalfisce i numeri della lista Sesto Futura. Si chiude con la conferma dell'assessore "il dibattito riservato" sulla mozione di Siamo Sestesi e Fratelli d'Italia
L’esito del voto nell’urna ha confermato le previsioni della vigilia, blindando la giunta guidata dalla sindaca Elisabetta Giordani. Il consiglio comunale di Sesto Calende, riunito in seduta segreta (solo per lo specifico punto all’ordine del giorno) la sera di venerdì 19 dicembre per discutere la mozione di sfiducia contro l’assessore ai Servizi sociali Francesca Gualtieri, ha respinto il documento presentato dalle minoranze di centrodestra con 12 voti contrari e 5 favorevoli.
Per l’esponente della giunta si è trattato di un nuovo passaggio di questo tipo in pochi mesi: già lo scorso maggio, infatti, le opposizioni avevano presentato una prima volta mozione di sfiducia nei suoi confronti, che era stata respinta dall’aula. In questa occasione il centrodestra è tornato all’attacco a seguito dei fatti di cronaca che hanno coinvolto il figlio dell’assessore a fine novembre, vicenda per la quale Gualtieri ha comunque già rimesso la delega alla sicurezza, rimanendo comunque all’interno della giunta.
I gruppi di opposizione si sono presentati compatti al momento del voto segreto. Hanno espresso parere favorevole alla sfiducia Marco Limbiati e Mario Boatto per Fratelli d’Italia, insieme a Jole Sesia, Marco Colombo e Roberta Colombo per la lista Siamo Sestesi (Lega e Forza Italia). Il fronte della minoranza ha dunque confermato la linea dura, cercando di far pesare politicamente i recenti avvenimenti nonostante l’assessore avesse precisato la propria estraneità.
Dall’altra parte, la maggioranza di Sesto Futura non ha mostrato crepe. I dodici consiglieri, compresa la stessa Francesca Gualtieri, hanno votato contro la mozione, difendendo l’operato dell’assessore.










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