I ragazzi di Ispra inaugurano la panchina rossa, «Bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto»
Gli alunni delle scuole elementari e medie si sono riuniti in piazza per dire no alla violenza contro le donne. Solo nel 2025, il centro antiviolenza DonnaSiCura ha accolto 94 nuove donne vittime di abuso
Decine di alunne e alunni della scuola primaria e della secondaria di Ispra si sono raccolti in Piazza Locatelli lunedì 1 dicembre per inaugurare – accanto agli insegnanti e alle istituzioni – la panchina rossa, che hanno dipinto insieme per dire ancora una volta no alla violenza contro le donne e sottolineare il valore del rispetto.
L’educazione al rispetto comincia da piccoli
Un’iniziativa partita dall’amministrazione comunale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e alla quale le scuole hanno aderito con entusiasmo. «Crediamo – ha sottolineato Chiara Tognoli, docente della scuola secondaria di Ispra – che sia importante educare gli adulti del futuro affinché un domani queste ricorrenze non siano più così necessarie come oggi».
Contrastare, prevenire e conoscere sono i tre temi che il Comune di Ispra ha voluto rimarcare con l’inaugurazione della panchina rossa. «È fondamentale – ha aggiunto il sindaco di Ispra Rosalina Di Spirito – educare i nostri ragazzi al rispetto attraverso le scuole, prevedendo iniziative specifiche nel loro piano educativo con la collaborazione degli insegnanti».
La battaglia contro la violenza è lunga e complessa e non può limitarsi solo al mese di novembre, come ha ricordato il vicepresidente della Provincia di Varese Giacomo Iametti. «L’inaugurazione della panchina rossa – ha commentato – è una scelta importante dell’amministrazione e delle associazioni. Nel mese di novembre abbiamo lavorato molto per portare l’attenzione su questo tema, che non deve cadere nel dimenticatoio arrivato dicembre».
DonnaSiCura, nel 2025 accolte 94 nuove donne
Soltanto nel 2025, il centro antiviolenza DonnaSiCura ha accolto 94 nove donne vittime di abuso nelle sue sedi di Luino, Travedona Monate e Sesto Calende. Il 26% delle donne assistite dall’associazione ha effettuato un percorso psicologico, il 33% ha chiesto una consulenza legale, mentre il 10% ha usufruito del supporto alla genitorialità. Nel 4% dei casi, la gravità della situazione ha reso necessario collocare le donne in case rifugio.
Per qualsiasi necessità, è possibile contattare il centro antiviolenza DonnaSiCura al numero 3401548441 dalle 8:00 alle 20:00, oppure il numero 3485181663 dalle 20:00 alle 8:00 (anche il sabato e la domenica).









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.