Viabilità di Laveno, il centrodestra attacca: “Chiediamo un confronto”
Gli esponenti del centrodestra lavenese chiedono provvedimenti per risolvere la situazione della viabilità nel centro della città

Il tema della viabilità in centro a Laveno Mombello torna al centro del dibattito politico. È il Centrodestra Lavenese a chiedere al sindaco Santagostino provvedimenti per risolvere una situazione definita un “marasma”.
Finiti i lavori per il sottopasso AlpTransit, l’attenzione si concentra sulle code che si formano sulla direttrice Luino-Laveno che arrivano fino a piazza Cacciatori Delle Alpi.
I provvedimenti dell’amministrazione comunale
Per provare a contenere i disagi creati dal traffico il sindaco ha provveduto ad adottare delle misure temporanee: la modifica della viabilità su via Piave e i correttivi installati per impedire le inversioni a U in via Garibaldi. Inoltre, rimangono aperti i nodi sul tavolo con la Provincia sulla riapertura del passaggio a livello delle Nord e lo spostamento del passaggio pedonale della stazione.
Le richieste dell’opposizione di centrodestra
Il centrodestra non ci sta e attacca: «Fa specie che anche il sindaco si sia accorto dei disagi, ciò che non riusciamo a capire però sono le richieste che propone». Con una nota l’opposizione lavenese cita anche aspetti più tecnici: «Rifacendoci alla teoria delle onde del traffico, le code infinite ha una genesi precisa: l’uscita da Laveno in direzione Cittiglio, ossia l’unico sfogo da via Garibaldi accedendo dalla SP 69 – sottolineano i consiglieri – . I veicoli che escono dalla rotonda, essendo obbligati a dare la precedenza a chi scende dal cavalcavia, generando una “perturbazione”, che pian piano si ingrandisce ed arretra verso la rotatoria, verso viale Porro (con 2 attraversamenti pedonali in rapida successione) verso Piazza Italia (altri due attraversamenti) e via via a salire».
La richiesta del sindaco di riaprire il transito ai veicoli al passaggio a livello delle Nord non convince il gruppo consigliare: «Non risolverebbe l’intreccio dei flussi di traffico tra chi arriva da Cerro e chi è diretto a Cittiglio all’incrocio tra via Garibaldi e la SP 69 – sottolineano dal centrodestra di Laveno -. Inoltre su via Garibaldi si creerebbe un’interferenza visto che chi è diretto a Cittiglio dovrebbe dare la precedenza a chi proviene dal passaggio a livello per questioni di sicurezza».

La terza questione riguarda la riapertura dell’attraversamento ferroviario: «Creerebbe un problema per chi entra a Laveno proveniente da Cittiglio costretto a dare la precedenza a chi arriva dal passaggio a livello – conclude la nota del Centrodestra di Laveno -. Il sindaco si ostina a ritenere che la via Labiena debba restare a senso unico, ma è evidente che vada riportata a doppio senso, darebbe maggior respiro alla viabilità cittadina. Fa specie che mesi fa il sindaco abbia prodotto uno studio secondo il quale la chiusura del passaggio a livello comporta un costo di circa 300.000 euro annui e non tenga invece conto dei costi che ha la sua ostinazione a non ripristinare ciò che ha sempre funzionato».
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