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La petizione per rimuovere il chiosco alla spiaggia di Cerro a Laveno supera le mille firme

La raccolta delle adesioni online lanciata dal Comitato Frazione Cerro il 30 settembre è l'ultima delle iniziative promosse dal gruppo di cittadini contro il piano di riqualificazione del molo Sironi. Il sindaco «Prima di valutare, bisogna vedere il progetto completo»

chiosco cerro

Hanno superato le mille e si avvicinano alle 1.100 le firme che il Comitato Frazione Cerro ha raccolto per chiedere la rimozione del nuovo chiosco posizionato lungo la spiaggia sul Lago Maggiore della piccola frazione di Laveno Mombello. La petizione è stata lanciata il 30 settembre ed è l’ultima di una serie di iniziative organizzate dal comitato contro il progetto di riqualificazione del molo Sironi a partire da luglio.

La struttura al centro della petizione

La struttura a cui si riferisce la raccolta firme è il chiosco di 15 metri quadri realizzato nella prima metà di settembre sul lungolago di Cerro. Il fabbricato rientra nel piano di riqualificazione dell’area del molo Sironi coordinato dal Comune di Laveno Mombello e cofinanziato dalla Regione Lombardia, che comprende la posa di nuove panche e la sistemazione del camminamento. Il progetto include anche altri due grossi interventi: la deviazione dello scarico del depuratore (già completata da Alfa) e la ricostruzione del molo con la realizzazione di una nuova area verde. I dettagli del progetto

Come riportato nel testo della petizione online pubblicata sulla piattaforma change.org, il comitato sottolinea come «il container» sia attivo come chiosco solamente durante il periodo estivo, mentre durante il resto dell’anno resterà chiuso, «bloccando la visuale del lago – scrivono i membri del comitato – e introducendo una presenza ingombrante e stonata in un punto così delicato del nostro paesaggio».

I passi successivi del Comitato Frazione Cerro

Cosa succede a questo punto? Il comitato intende inviare le firme raccolte al sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino, con l’obiettivo di convincere l’amministrazione a ripensare il progetto di riqualificazione del lungolago di Cerro e del molo Sironi. «È una questione civica – commenta la presidente del comitato Monica De Gasperi – che vogliamo assolutamente portare a termine».

«Il comitato – precisa De Gasperi – coinvolge oltre 40 residenti di Cerro. È un’organizzazione civica e non ha opinioni politiche. La petizione ha raccolto tante firme provenienti non solo dalla frazione di Cerro, ma anche da Laveno e dai Comuni vicini. La sponda di Cerro è un patrimonio di tutti e vale la pena salvaguardarla così com’è».

Il sindaco Santagostino, «Il valore di un’opera si valuta dopo che sia completata, non prima»

Il sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino ha preso atto della raccolta firme del Comitato Frazione Cerro, ma è convinto che per valutare appieno la funzionalità del progetto, è necessario attendere il risultato finale. «Prima di valutare – commenta il primo cittadino – bisogna vedere il progetto completo. Quel chiosco ha la finalità di valorizzare il lungolago di Cerro, offrendo un servizio in più nell’ambito della riqualificazione del molo Sironi: un progetto fermo ormai da 4 anni e non per nostra volontà».

Santagostino ha inoltre precisato alcuni aspetti relativi alla struttura del chiosco. «Il chiosco – sottolinea il sindaco – è costruito in legno e in linea con quanto stabilito dalla Commissione Paesaggio della Soprintendenza. Inoltre, il chiosco è realizzato in modo da essere facilmente trasportabile. Se al termine della prossima stagione estiva si vorrà spostare, verrà spostato».

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Pubblicato il 15 Ottobre 2025

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