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Il comitato Mobilità Sicura risponde all’amministrazione di Travedona Monate sulle modifiche al traffico pesante

Il comunicato del gruppo di cittadini guidato dall'ex sindaco Laura Bussolotti, che interviene dopo la risposta del Comune alle critiche sulla nuova viabilità in centro

cartello senso unico

Pubblichiamo il comunicato inviato dal Comitato Cittadini per la Mobilità Sicura guidato dall’ex sindaco di Travedona Monate Laura Bussolotti. Il documento arriva in risposta all’intervento del sindaco Angelo Fiombo pubblicato alcuni giorni prima, con il quale il primo cittadino confrontava le critiche alla nuova viabilità, che modificherà il traffico pesante nelle vie del centro paese.

Il Comitato Cittadini per la Mobilità Sicura si sente in obbligo di rispondere alle recenti dichiarazioni del Sindaco Fiombo apparse sui quotidiani online, le quali omettono fatti cruciali che i cittadini hanno il diritto di conoscere. Siamo qui per fare chiarezza e riportare la verità sull’operato e sulle scelte di questa Amministrazione.

1. La raccolta firme: facciamo chiarezza

Intendiamo stigmatizzare il tentativo del Sindaco di confondere i cittadini minimizzando la raccolta firme come un’iniziativa unicamente della minoranza. La realtà è ben diversa. Sono in corso due campagne di raccolta firme distinte: una promossa dalla minoranza e una dal Comitato Cittadini per la Mobilità Sicura, a dimostrazione che la proposta dell’Amministrazione gode di un ampio dissenso.

Le firme raccolte dal nostro Comitato (che ormai hanno già superato i numeri riportati nei nostri volantini) sono il risultato di una azione di informazione accurata e corretta, basata sugli atti ufficiali di Comune e Provincia, che l’Amministrazione omette sistematicamente di citare. Spieghiamo in modo esaustivo le reali conseguenze della variazione di viabilità proposta. Il Sindaco offende l’espressione democratica del dissenso di più di 400 persone, facendo trasparire una malafede nell’iniziativa, non sapendo che tutto quello che viene reso pubblico è “certificato” da geolocalizzazione (foto, video) e da rilevazioni oggettive e dimostrabili.

2. La verità sul transito: non è temporaneo, è permanente

Il Sindaco afferma che “non si possono raccontare bugie ai cittadini”. Perfetto. Saremmo lieti che fosse lui il primo ad aderire a questo principio. Fin da quando è trapelata la proposta, il Sindaco ha costantemente descritto il transito dei mezzi pesanti sulle Vie Roma, Colombo e Vittorio Veneto come “temporaneo e sperimentale”. Questa è la mezza verità che inganna: il Sindaco dimentica di dire che, se la “sperimentazione” dovesse andare a buon fine, il transito dei mezzi pesanti sarà definitivo e permanente.

È giusto chiarire ai cittadini che l’apertura al transito dei mezzi pesanti nelle vie Roma, Colombo e Vittorio Veneto è slegata dalla realizzazione dello svincolo sulla SS629, che ricordiamo, ad oggi, non essere né approvato né finanziato.

3. La sicurezza prima del monitoraggio ARPA

Sembra ci sia un’amnesia calcolata nel non citare che le rivelazioni di Arpa, elemento decisionale per rendere la sperimentazione definitiva, non daranno alcuna indicazione relativa alla sicurezza del passaggio di pedoni e ciclisti. Esiste un’ indicazione chiara ed inequivocabile della Polizia Locale che ha evidenziato, a più riprese, il rischio di aumentare esponenzialmente una pericolosità intrinseca già presente sul tratto.

Ci stupisce che l’Amministrazione non si renda conto delle criticità sostanziale di quelle strade, criticità che non sono superabili con un semplice rifacimento della segnaletica orizzontale. Questo è il reale motivo per cui le precedenti amministrazioni, di diversi schieramenti politici, hanno scelto all’unisono per quasi trent’anni di mantenere il divieto al passaggio dei mezzi pesanti. Definire quella scelta come una “non-scelta”, come ha fatto il Sindaco, è un insulto agli amministratori passati che hanno messo la sicurezza dei cittadini al primo posto.

4. L’aumento del traffico e la proposta alternativa ignorata e taciuta

Fa sorridere il Sindaco quando dichiara che la protesta sarebbe stata “più credibile se manifestata anche in passato”. Il tema è emerso solo recentemente! È indubbio che da quando la notizia della possibile apertura è apparsa sui giornali, il numero dei mezzi pesanti in transito è cresciuto in maniera rilevante – e lo ha fatto in un tratto dove vige ancora un divieto!

Il Sindaco aveva dichiarato, alla riunione del 9 settembre, un transito di 18 camion al giorno nella prima settimana di settembre. Nelle settimane a seguire si è registrato un sensibile aumento dei mezzi in transito facilmente dimostrabile. A fronte di questo aumento cospicuo e impunito, la protesta dei cittadini è più che giustificata!

La soluzione c’è: perché l’Amministrazione la ignora?

Il Comitato ha sempre caldeggiato una proposta alternativa che eliminerebbe completamente il problema dal centro abitato: il transito dei mezzi pesanti dallo svincolo di Corgeno, proseguendo sulle strade provinciali di Varano Borghi e Ternate.

È paradossale: questa proposta proteggerebbe l’intera cittadinanza eliminando il traffico anche da Via Trieste, Via Moro, Piazza San Vito, oltre che da Via Roma, Via Colombo e Via Vittorio Veneto. Tutte le città del mondo eliminano il traffico pesante dai centri e Travedona Monate fa l’esatto opposto, perché via Roma, Colombo e Veneto sono vie COMUNALI del centro paese! Forse l’Amministrazione mette l’interesse dei trasportatori prima di quello dei cittadini?

Se il Sindaco avesse realmente a cuore la sicurezza e il benessere di tutti i suoi cittadini, promuoverebbe con forza questa alternativa, anziché sembrare interessato a dividere la cittadinanza.

Pubblicato il 14 Ottobre 2025

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