Frontalieri, sindacati in campo con nuove assemblee territoriali: “Serve chiarezza su tasse e assegni familiari”
Da Varese a Verbania, un calendario di assemblee per discutere con i frontalieri di tasse, diritti e welfare, dopo mesi di stallo nei tavoli interministeriali tra Italia e Svizzera convocate da CGIL, CISL, UIL, UNIA, VPOD, OCST e SYNA

Riparte il confronto sui temi del lavoro frontaliero tra Italia e Svizzera. A partire da lunedì 3 novembre, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, UNIA, VPOD, OCST e SYNA terranno una serie di assemblee territoriali lungo tutto il confine per fare il punto su una situazione che, a quasi due anni dall’introduzione della cosiddetta tassa sulla salute, resta complessa e irrisolta.
La tassa sulla salute e le nuove regole fiscali
Secondo quanto spiegano i sindacati a ventuno mesi dall’entrata in vigore della misura, introdotta nel gennaio 2024 in apparente violazione del trattato italo-svizzero del 2020 e della legge di recepimento 83/23, non sono ancora state definite le modalità applicative. Una mancanza che pesa sulla dichiarazione dei redditi dei “vecchi frontalieri”, generando confusione e incertezza.
A complicare il quadro anche la tassazione sostitutiva del 25% introdotta con la legge 43/2024 sui redditi da lavoro dei frontalieri residenti nei 72 nuovi Comuni entro 20 km dal confine, che ha prodotto dubbi interpretativi da parte delle autorità svizzere e rischia di vanificare l’intesa raggiunta tra MEF e sindacati nel luglio 2024.
Tavolo interministeriale fermo da mesi
Un altro nodo riguarda la mancata convocazione del Tavolo interministeriale sul lavoro frontaliero, previsto dalla legge 83/23 e costituito per coordinare le politiche tra i ministeri MILAV, MAECI e MEF. L’ultima riunione risale a sette mesi fa e da allora non ci sono stati nuovi incontri.
Assegno unico e compensazioni familiari: ancora disuguaglianze
Sul fronte del welfare, a oltre tre anni dall’introduzione dell’Assegno Unico Universale, restano irrisolte le difficoltà nella trasmissione dei dati tra enti previdenziali italiani ed esteri, con conseguenze dirette per molti lavoratori. Inoltre, non è ancora garantita l’erogazione della misura ai frontalieri rientrati in Italia: una discriminazione che ha portato la Commissione Europea a deferire il nostro Paese alla Corte di Giustizia dell’UE nel luglio 2024.
Le assemblee lungo il confine
Le assemblee si terranno secondo il seguente calendario: 3 novembre a Varese; 4 novembre a Como; 7 novembre a Tirano; 8 novembre a Chiavenna; 13 novembre a Verbania.
Nel frattempo, Regione Lombardia ha convocato per il 13 ottobre un nuovo incontro con le sigle sindacali, che sarà uno dei temi centrali nelle prossime assemblee informative.
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