Laveno Mombello, scontro sulla riapertura della biblioteca: la minoranza abbandona l’aula
Dibattito acceso tra il consigliere di centrosinistra Anania e il sindaco Santagostino sulla riapertura della biblioteca

Il tema della biblioteca comunale Antonia Pozzi di Villa Frua torna ad accendere il consiglio comunale di Laveno Mombello. Durante le premesse, il consigliere di minoranza Francesco Anania della lista di centrosinistra ha preso la parola per replicare alle dichiarazioni rese dal sindaco nel precedente consiglio del 27 agosto. Occasione in cui i consiglieri di minoranza avevano presentato un’interrogazione per sollecitare la riapertura dell’immobile.
Secondo il consigliere Anania, l’attuale amministrazione avrebbe scaricato le responsabilità sulle giunte precedenti, accusandole di non essersi mai occupate della messa in sicurezza dell’edificio storico. «Al momento del vostro insediamento – ha ricordato – era già stato avviato un percorso per l’ottenimento della certificazione antincendio, con l’approvazione di un progetto preliminare nel 2019 e l’appalto dei lavori quasi pronto alla consegna nel 2022. È stata questa amministrazione a interrompere quell’intervento».
La risposta, dai toni durissimi, ha suscitato la protesta dei banchi dell’opposizione, che hanno giudicato «volgare e maleducato» l’atteggiamento del primo cittadino. Santagostino ha ricordato che l’intervento sull’archivio interrato di Villa Frua era stato inizialmente ideato e finanziato dall’amministrazione precedente con circa 380.000 euro, ma non prevedeva lavori sulla torre né la gestione dei 67.000 chili di materiale accumulato, di cui 35.000 in eccesso. «Per vent’anni – ha sottolineato – uffici e biblioteca sono rimasti aperti senza adeguamenti normativi, un’assenza di responsabilità che oggi non può essere nascosta».
Dopo lo scambio acceso, i consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’aula; i lavori sono comunque proseguiti e tutti i punti in programma sono stati affrontati grazie al raggiungimento del numero legale di partecipanti.