Il rancese Alessandro Miani di nuovo giudice alla convention di tattoo di San Miguel de Allende
Per il terzo anno consecutivo, il tatuatore di Rancio Valcuvia è stato scelto come membro della giuria di uno degli eventi più prestigiosi del settore in Messico

Per il terzo anno consecutivo, Alessandro Miani, tatuatore di Rancio Valcuvia, è stato invitato come giudice alla prestigiosa convention di tattoo di San Miguel de Allende, un evento che si è ormai affermato come uno dei punti di riferimento per il mondo del tatuaggio in Messico. La città, patrimonio dell’UNESCO, ha ospitato la manifestazione in un’atmosfera vibrante, dove arte, musica e passione si mescolano, creando uno spazio di incontro internazionale per tatuatori e appassionati.
L’evento riunisce tatuatori da tutta l’America Latina, ognuno con il proprio stile e la propria visione, creando un dialogo artistico unico che celebra la diversità e la creatività. Miani, insieme ad altri sei colleghi tatuatori, ha avuto il compito di giudicare non solo la tecnica, ma anche la creatività, l’originalità e la capacità di trasformare il tatuaggio in un’opera d’arte viva. Tra i colleghi giudici, Miani ha condiviso la giuria con Chumafer, Marvin Tenoch, Uziel Degives, David Rodink, Korso Estrada e Xhander, artisti di grande calibro nel panorama del tatuaggio mondiale.

Ogni anno, il ritorno a San Miguel de Allende è per Miani un’esperienza di grande valore. “Ogni volta che torno, mi colpisce la straordinaria accoglienza delle persone e l’energia che si respira. È un’occasione unica di confronto, crescita e ispirazione reciproca” afferma il tatuatore.
Dal punto di vista di un tatuatore italiano, Miani sottolinea quanto sia affascinante osservare l’evoluzione del tatuaggio, che si arricchisce sempre più di contaminazioni culturali, pur mantenendo la sua essenza di espressione personale e identitaria.
Concludendo, Miani dichiara: “Essere parte di questa giuria per il terzo anno consecutivo è un grande onore. Ogni edizione mi ricorda perché ho scelto di dedicare la mia vita al tatuaggio: è un linguaggio universale che unisce persone e culture attraverso la bellezza dell’arte”.
L’evento, organizzato dal Black Ink 305 Tattoo Studio e supervisionato da Mattias Malacarne, ha ancora una volta confermato San Miguel de Allende come una delle capitali mondiali del tatuaggio, dove l’arte sulla pelle è molto più di una tecnica: è un linguaggio che racconta storie, identità e emozioni.
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