Frontalieri, l’amara profezia del consigliere Artoni di Luino: “L’avevamo previsto, nessuno ha ascoltato”
Cartelle salate e nuove tasse colpiscono i lavoratori frontalieri: già nel 2020 aveva presentato una mozione in consiglio comunale

«Nel 2020, il Consiglio comunale di Luino approvava all’unanimità una mozione a tutela dei frontalieri. Quell’atto, allora considerato “epocale”, denunciava i rischi del nuovo accordo fiscale con la Svizzera. Oggi, a distanza di cinque anni, l’allarme si è concretizzato: cartelle da 12mila a 18mila euro stanno colpendo i nuovi frontalieri italiani» È quanto denuncia Furio Artoni consigliere d’opposizione che cinque anni fa presentava mozione.
«Avevamo chiesto regole chiare, tutela per i lavoratori, trasferimento delle imposte ai Comuni di confine – spiega il consigliere –. Invece è arrivato un vero e proprio colpo all’economia del territorio».
Tra i temi sollevati da Artoni: la tassa sanitaria definita “tassazione occulta”, i rischi per il sistema bancario, l’impatto sociale sui lavoratori che ogni giorno affrontano sacrifici enormi tra spostamenti, orari impossibili e costi di vita.
«I frontalieri non sono privilegiati, ma una risorsa per Italia e Svizzera – conclude –. Serve rispetto, non penalizzazioni. Continuerò a difendere il territorio, anche da solo, se necessario».
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