Botte in strada e casino, la moda del “carico di compleanno” arriva a Varese
L’indagine partita da un video che circola sui social relativo ad un pestaggio sul lungolago di Laveno. “Quei ragazzi stavano scherzando“

C’è la mano analogica che serve per voltare le pagine di carta del codice penale fatto di lettere, inchiostro, regole da rispettare. Poi esiste la mano digitale, leggera sullo schermo, che mette faccine, pollici alzati o abbassati a seconda del caso, e che a volte apre gli sguardi verso punti di vista diversi, attraverso commenti in tempo reale.
Metti il caso del video di Laveno Mombello di cui VareseNews aveva trattato la scorsa settimana. Immagini da tarda notte veicolate sui social che riprendono la classica calca di ragazzi che si mena. Una voce fuori campo fa partire il conto alla rovescia che arriva allo zero e partono le botte. La notizia arriva sui social e viene commentata fra commenti che oscillano fra il divertito e il giustizialista… ma poi arrivano anche dettagli “tecnici” su quel gesto che non viene classificato come rissa, ma in un altro modo.
È – sarebbe – un “carico di compleanno”. Mai sentito prima. Eppure, scandagliando fra giovanissimi, quasi adolescenti, con qualche domanda discreta, il termine (a scommetterci, diventerà un neologismo) ha un significato preciso. Suona come una sorta di festa violenta per celebrare un anniversario. In che modo? Con un “carico”, diciamo un “pegno” che si paga tante quante sono le candeline da spegnere sulla torta. Sedici anni compiuti? Botte per 16 secondi, o sedici fra calci e pugni, per un tempo limitato, una cosa del genere, tant’è vero che i commenti del video lasciavano intravvedere frasi come: «Quello è un gioco, stavano giocando. Era un “carico di compleanno”».
Fatto che, da indagini più approfondite, può essere più o meno “carico“, vedi “caricone”, uno addosso all’altro senza menare le mani. E finisce lì.
In alcuni casi il “carico” parte a mezzanotte combinato all’uso di alcool, poi gli amici menano il festeggiato. A volte va via liscia. A volte può essere più pesante. Dipende dagli amici che hai e da quanto allarghi il giro.
Comunque, una volta si tiravano le orecchie per un numero pari di anni compiuti.
Oggi le orecchie, però, per fatti simili che avvengono in strada, possono tirartele i carabinieri. Che – è il loro preciso lavoro – codice penale alla mano (quello fatto di norme, regole, eccetera) prevede quel comportamento come una rissa: hai voglia poi, alla pattuglia che arriva a lampeggianti accesi (perché chiamata al 112), a spiegare la faccenda del “carico di compleanno”, quando poi magari qualcuno calca troppo la mano e si ritrova a terra con un dente di meno e la faccia rotta, che nel linguaggio giuridico si traduce in «rissa» e «lesioni personali» (se va bene, colpose).
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