Laveno Mombello, l’appello per la biblioteca Pozzi, “Spazi da ampliare, non ridurre”
Il gruppo di lettura, anche a nome di molti utenti, propone di istituire un tavolo di lavoro aperto alla partecipazione di maggioranza e minoranza, tecnici, personale della biblioteca, scuole, rappresentanti degli utenti ed esponenti della cultura locale

Dopo l’incontro di giovedì 17 luglio tra l’Amministrazione comunale di Laveno Mombello, il mondo associativo e numerosi cittadini interessati alla Biblioteca comunale “Antonia Pozzi”, il Gruppo di Lettura allargato interviene con un appello sul futuro del servizio bibliotecario.
«Facendo seguito alla riunione, molto partecipata, convocata dall’Amministrazione comunale il 17 luglio scorso e agli articoli apparsi recentemente sulla stampa locale, desideriamo rendere pubbliche alcune considerazioni e proposte – scrivono i referenti del gruppo – La Biblioteca comunale “Antonia Pozzi” di Laveno Mombello è una delle più importanti della provincia di Varese, punto di riferimento per tutti e in particolare per l’intero territorio del Sistema bibliotecario dei laghi (49 Comuni, 150.000 abitanti) di cui è Centro-Sistema. Ha una collezione libraria di più di 80.000 volumi, consultabili dal pubblico a scaffale aperto: un patrimonio culturale che va assolutamente tutelato e salvaguardato».
«Siamo molto preoccupati dal progetto proposto dall’Amministrazione comunale, che prevede di fatto una riduzione degli spazi, già troppo limitati. Occorre allargarli, non diminuirli! – prosegue la lettera – Comprendiamo perfettamente la necessità di mettere in sicurezza tutti i locali, ma chiediamo che il futuro della Biblioteca venga discusso e condiviso. Proponiamo perciò di istituire un tavolo di lavoro aperto alla partecipazione di maggioranza e minoranza consiliari, tecnici, personale della biblioteca, scuole, rappresentanti degli utenti ed esponenti della cultura locale. Chiediamo inoltre di bloccare ogni ulteriore iniziativa e iter burocratico e restiamo in attesa di una risposta, con spirito costruttivo e di collaborazione, disponibili senz’altro a partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione all’altezza delle aspettative di tutta la popolazione, molto legata alla sua biblioteca».
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