Dal recupero dei mobili al lavoro: a Luino il laboratorio che forma e integra i giovani
Partito a marzo il progetto “Chiocciola 2.0” del Gruppo di Lavoro per l’Integrazione: cinque ragazzi hanno imparato le tecniche di restauro e due di loro sono già stati assunti in falegnameria

Sono state diverse e molte le iniziative ed i progetti portati avanti dal Gruppo di Lavoro per l’Integrazione di Luino, creato dalla Comunità Operosa Alto Verbano all’inizio del 2024 ed istituzionalizzato dal Comune di Luino come gruppo di lavoro in materia di politiche sociali nel luglio 2024.
“Siamo partiti con una serata per presentare la figura dei tutori volontari che ha portato proprio in questo mese all’assegnazione dei minori ai 7 tutori volontari che hanno frequentato il corso; poi – raccontano dalla rete – abbiamo organizzato il corso sull’educazione finanziaria per le donne, sull’affido familiare dei minori stranieri non accompagnati e tante altre attività con le realtà della Comunità Operosa”.
Un altro interessante progetto previsto dal “Piano per l’Integrazione”, è l’organizzazione di laboratori tenuti da professionisti in pensione per insegnare un’attività lavorativa o artistica ai giovani presenti nelle cooperative di accoglienza del territorio. “L’intento – spiegano – è formarli nel lavorio e dare spazio alla loro creatività”. Ed è così che è nato il Laboratorio per il Recupero dei Mobili Usati “Chiocciola 2.0” che cerca di dare continuità all’esperienza della Chiocciola di Maccagno, progetto portato avanti dalla Banca del Tempo di Luino per il riuso di arredi, complementi ed elettrodomestici usati ma in buono stato che, anziché prendere la strada della discarica, possono essere recuperati e dati a chi ne ha bisogno, non solo per necessità economiche ma anche per il desiderio di non comprare se c’è la possibilità di riutilizzare oggetti in buono stato.
Il progetto sperimentale del Laboratorio è partito il 6 marzo 2025 grazie alla collaborazione tra la Parrocchia di Castelveccana, la Cooperativa Ballafon, la Banca del Tempo di Luino ed il Gruppo di Lavoro per l’Integrazione. Fondamentale è stato il contributo del Prof. Corrado Spataro, docente in pensione che ha insegnato per tantissimi anni al corso di falegnameria dell’Agenzia Formativa di Luino (CFP).
Ai giovani maggiorenni che hanno partecipato al Laboratorio sono state insegnate le tecniche per il recupero dei mobili partendo dalla sanificazione fino a tecniche di restauro per conferire una migliore qualità estetica al mobile. E così molti vecchi mobili, spesso realizzati con legname pregiato, hanno cambiato completamente aspetto diventando di nuovo mobili di pregio.
Per coprire le spese del Laboratorio, in termini di attrezzature e materiali di consumo, “abbiamo ricevuto un contributo dal progetto “PLAY DISTRICT” che ha riconosciuto il valore artistico e sociale del progetto e che ringraziamo vivamente” spiegano dal gruppo.
Essendo un laboratorio sperimentale si è limitato fin dall’inizio il numero di giovani iscritti a cinque; alla fine del progetto, l’ultima lezione è avvenuta il 16 giugno, hanno ricevuto l’attestato di partecipazione due dei cinque giovani che hanno veramente imparato le tecniche di falegnameria e di restauro dei mobili.
“Nel nostro territorio esistono parecchie falegnamerie che hanno grandi difficoltà a trovare personale da inserire nelle loro attività. A dimostrazione di ciò, uno dei due giovani è stato subito assunto dalla Falegnameria F.P.A. di Laveno Mombello, mentre l’altro sarà assunto a breve da un’altra falegnameria. L’integrazione di giovani migranti nel mondo del lavoro è un processo complesso ma di fondamentale importanza se vogliamo creare una società più inclusiva, solidale e coesa. Proprio per questo i corsi non erano rivolti solo a ragazzi extracomunitari ma erano aperti a tutti, perché l’integrazione comincia dalla conoscenza e dalla collaborazione per un progetto comune. Questa è stata la prima esperienza, speriamo si possa ripetere, coinvolgendo più ragazzi, non solo stranieri; sicuramente ne trarrebbero vantaggio loro e la comunità tutta” concludo dalla rete.
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