“Stelle nella Valle”: giovani voci accendono la democrazia a Germignaga
Dibattito, musica live e partecipazione attiva. Venerdì 18 luglio, all’anfiteatro del Boschetto, una serata aperta e gratuita per riscoprire l’antifascismo come pratica viva e condivisa

Creare uno spazio che ancora manca. Aprire un luogo di confronto, parola e musica. Dare voce a chi vuole partecipare, non solo ascoltare. Nasce da queste premesse “Stelle nella Valle”, la serata in programma venerdì 18 luglio all’anfiteatro del Boschetto di Germignaga (dalle 20.30), promossa da ANPI Luino e patrocinata dal Comune di Germignaga.
A idearla sono stati Beatrice Sella e Matteo Cremaschi, giovani attivisti e ex rappresentanti del consiglio d’istituto del Liceo Sereni di Luino, oggi studenti universitari ma ancora legati al proprio territorio: «Siamo partiti da un’esigenza reale: negli ultimi mesi, tra simboli fascisti ricomparsi e l’assenza di contesti pubblici di confronto, ci siamo resi conto che serviva uno spazio nuovo – raccontano –. Abbiamo deciso di costruirlo in prima persona, con un approccio dal basso e con chi conosce davvero le nostre zone».
L’obiettivo è chiaro: una serata diversa da quelle a cui siamo abituati in provincia, dove la socialità si unisce al pensiero critico, e la musica alla partecipazione attiva. La serata si aprirà con un dibattito pubblico dedicato al tema dell’antifascismo oggi, ma anche della partecipazione democratica dal basso. Sul palco, tre voci generazionalmente e culturalmente diverse:
– Luigi Grignani, studente dell’ISIS di Luino e attivista della Rete degli Studenti Medi
– Antonella Barranca, sindacalista e co-autrice del libro “Il ritorno del Reich: sulle tracce di un nuovo piano Odessa, la rinascita della rete nera”
– Leonardo Cavallaro, docente di storia ed esperto di geopolitica
A seguire, live musicale con una line-up tutta locale e under30: Benedetto Longobardi, Fossa in a Mess, Affari Grossi. Ad accompagnare la serata, una postazione bar curata dal Kactus Bar, nuova realtà del Boschetto.
Il tutto all’aperto, tra gli alberi dell’anfiteatro, in uno spazio volutamente informale, libero da logiche commerciali, aperto a chi vuole esserci davvero: «Pensiamo che i momenti di confronto e cittadinanza non debbano essere separati dal piacere di stare insieme, ascoltare musica, bere una birra. È un inizio. Un passo alla volta.»
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