Ad Azzate parte la demolizione dell’ex palazzina Ats-Asst: al suo posto la nuova Casa di Comunità
Al via i lavori ad Azzate: al posto della ex sede Ats-Asst nascerà una Casa di Comunità per 55.000 cittadini

Scatteranno da lunedì 7 luglio 2025 i lavori per la demolizione della ex palazzina di via Acquadro che ospitava i servizi e gli uffici di Ats e Asst ad Azzate. Al suo posto sorgerà la nuova Casa di Comunità, destinata a diventare un punto di riferimento sanitario, assistenziale e sociale per un’ampia fetta del territorio. Per consentire l’intervento, la Polizia locale ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di transito e di sosta in alcune aree del paese: il provvedimento sarà in vigore da lunedì 7 luglio fino al 5 novembre 2026 e riguarderà via Acquadro, nel tratto di fronte ai civici 4, 6 e 8, e via Colli, lungo la stradina laterale accanto all’ex ufficio postale. Le aree interessate saranno opportunamente segnalate.
COSTRUZIONE IN DEROGA
L’intervento sarà realizzato grazie a un permesso di costruzione in deroga e non comporterà alcuna spesa per il Comune di Azzate. In cambio, il Comune ha ceduto un diritto di superficie, ma manterrà la proprietà di circa 300 metri quadri semi-interrati, che verranno destinati a scopi sociali.
UNA CASA DI COMUNITÀ
La futura Casa di Comunità sarà articolata su più livelli. Al piano rialzato troveranno spazio la guardia medica, con ingresso indipendente, zona riposo, bagno e doccia, oltre al Punto Unico di Accesso. Quest’area sarà interamente dedicata alla continuità assistenziale e ospiterà infermieri di famiglia e di comunità, ambulatori specialistici, lo psicologo per le cure primarie e i medici di base. Al primo piano, invece, saranno collocati gli uffici per le attività amministrative e i servizi per l’assistenza domiciliare integrata, rivolti in particolare ai cittadini non autosufficienti. In questa zona troveranno posto anche la protesica maggiore, con carrozzine e ausili per l’abbigliamento, e gli uffici della direzione di Ats Insubria.
L’AREA TECNICA
La parte superiore dell’edificio ospiterà l’area tecnica e uno spazio aperto di circa 300 metri quadri, pensato come luogo di incontro tra operatori sanitari e pazienti. La struttura non servirà solo Azzate, ma un bacino di circa 55.000 cittadini.
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