Il sindaco di Castelveccana sul crollo alle Fornaci: “Area privata, è pericoloso andarci”
Maurizio Spozio informato dei fatti: “C’è un progetto di riqualificazione a vocazione turistica, tuttora fermo”. Solo ieri i carabinieri avevano eseguito un sopralluogo allontanando alcuni bagnanti

È il sospiro di sollievo della tragedia scampata: se quella tettoia fosse caduta diversamente, e soprattutto se i calcinacci fossero finiti sulla testa di qualcuno dei ragazzi presenti alle Fornaci di Calce, sarebbe finita in maniera molto diversa rispetto alle ferite relativamente lievi dei tre minori.
Il sindaco di Castelveccana, dove si trovano le Fornaci di calce menzionate addirittura dal premio Nobel Dario Fo, non ha dubbi: «È un’area privata, recintata, dove sistematicamente vengono tagliate le reti e sabotate le recinzioni per consentire ingressi abusivi. Tuttavia si tratta di un luogo pericoloso, dove è vietato entrare», spiega Maurizio Spozio.
Una situazione che si protrae da anni. «C’è un progetto di riqualificazione a vocazione turistica dell’area, tuttora fermo. Si tratta di un’idea di recupero dell’area a scopo turistico e alberghiero, con un’ampia zona — quella a vocazione produttiva — da riqualificare e destinare a testimonianza di archeologia industriale. Ma, per il momento, il progetto è fermo».
Il sindaco ricorda di attenersi alle regole e alle disposizioni che impongono di non entrare in quell’area, e i fatti di oggi testimoniano la necessità di seguire queste norme. Solo nella giornata di mercoledì i carabinieri avevano effettuato un servizio ad hoc per avvertire dei pericoli e allontanare diversi gruppi di giovani.
Servizi consuetudinari, che vengono predisposti ogni anno all’inizio dell’estate. Ora, con ogni probabilità, verranno rafforzate le recinzioni per evitare ulteriori intrusioni, che potrebbero costituire anche illeciti di natura penale.
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