I nuovi vertici del “superparco” dell’Unesco che unisce Val Grande, lago Maggiore e valle del Ticino
Si è insediata l'assemblea che rappresenta tutti i Comuni e Province coinvolti ed è stato letto come presidente pro tempore Ismaele Rognoni, il presidente del Parco lombardo della valle del Ticino.

Nei giorni scorsi, al Centro Parco Ex Dogana di Tornavento in Comune di Lonate Pozzolo (VA) si è tenuta la seduta di insediamento dell’Assemblea Direttiva della Riserva Ticino Val Grande Verbano.
La Riserva, riconosciuta dall’UNESCO nell’ambito del Programma MAB (Man and Biosphere) volto a promuovere territori virtuosi dove attraverso una gestione attenta si persegue un equilibrio tra gestione sostenibile delle risorse e conservazione della natura, comprende un territorio di 332.000 ettari e 211 Comuni, tra Lombardia e Piemonte, nelle province di Pavia, Varese, Novara, Verbano Cusio Ossola e Città Metropolitana di Milano.
L’Assemblea Direttiva, nel modello di governance della Riserva, costituisce il luogo emblematico della rappresentatività e della partecipazione dei numerosi enti e soggetti che ne fanno parte. Pur rimanendo gli Enti Parco i soggetti propulsivi dell’operatività della Riserva, l’Assemblea Direttiva assicura una partecipazione attiva e maggiore rappresentatività anche agli enti territoriali e ai portatori di interesse più significativi della Riserva allo scopo di rendere, tramite il loro coinvolgimento, sempre più incisiva l’azione di accrescimento della consapevolezza relativa all’appartenenza al Programma MAB, nonché l’attività di promozione di pratiche virtuose di conservazione, sviluppo e convivenza tra uomo e natura.
La prima riunione, tenutasi lo scorso 27 maggio sotto il coordinamento dei Presidenti dei quattro Parchi della Riserva e con la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni, Province, Città Metropolitana e delle due Regioni Lombardia e Piemonte che rientrano nell’area MAB, ha approvato il Regolamento di funzionamento della Riserva e eletto come presidente pro-tempore Ismaele Rognoni – presidente del Parco lombardo della valle del Ticino.
La seduta ha visto la presenza a larga maggioranza dei suoi componenti a dimostrazione della sensibilità e dell’interesse ad avviare il processo di governance della Riserva.
Il presidente Rognoni “condurrà” la Riserva sino alla nomina del presidente e vicepresidente, scelti in seno all’assemblea ed espressioni del territorio delle due Regioni interessate; la nomina dovrebbe avvenire durante la prossima seduta convocata nel corrente mese di giugno.

«Si tratta di un primo traguardo importante per la nostra Riserva, frutto del prezioso lavoro di coordinamento svolto dai quattro Enti Parco che si potrà arricchire con il coinvolgimento diretto delle comunità locali e degli stakeholders del territorio» ha detto, al termine dell’assemblea, il presidente Ismaele Rognoni. «Ciò permetterà di accrescere ulteriormente l’operatività della Riserva per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso azioni condivise e partecipate».
Il consigliere Tiziano Zocchi ha ulteriormente sottolineato come «l’appartenenza alla Riserva MAB costituisca un’opportunità importante per gli Enti che ne fanno parte, come hanno già dimostrato i finanziamenti concessi a Comuni e Istituti comprensivi della Riserva degli ultimi anni. Le attività di programmazione e orientamento che verranno condotte dall’Assemblea Direttiva potranno fornire basi concrete per sviluppare nuove progettualità a scala vasta e indirizzare le nostre azioni verso la messa in rete e valorizzazione delle buone pratiche già condotte nella Riserva».
L’Assemblea Direttiva della Riserva è composta da un numero di 35 membri individuati secondo modalità di equilibrio volte a garantire pari partecipazione sia degli enti che dei soggetti rappresentativi del territorio in relazione alle varie aree geografiche. I
suoi membri sono stati nominati in rappresentanza delle Regioni Lombardia e Piemonte (un membro per Regione), dei quattro Enti Parco gestori (due rappresentanti per ogni ente), delle 5 province (un rappresentante per Città Metropolitana di Milano e Province di Novara, Pavia, Varese, Verbano-Cusio-Ossola) e da quattro rappresentanti dei Comuni per ogni provincia (venti in totale).
I Comuni rappresentano tutte le classi dimensionali (ossia del numero di abitanti: i Comuni con più di 10.000 abitanti, i Comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 10.000 abitanti, i Comuni tra 2.500 e 5.000 abitanti e quelli con popolazione inferiore a 2.500 abitanti). Nello specifico sono stati nominati in assemblea i rappresentanti di Luvinate, Leggiuno, Laveno Mombello, Sesto Calende, Mezzanino, Linarolo, Cassolnovo, Pavia, Ozzero, Boffalora sopra Ticino, Turbigo, Abbiategrasso, Briona, Invorio, Borgo Ticino, Trecate, Vignone, Ornavasso, Villadossola, Verbania.
Tale formulazione risponde alla necessità di garantire un’elevata rappresentatività alla componente comunale anche nelle aree esterne ai parchi – coinvolgendo e tenendo in considerazione sia le piccole che le grandi comunità locali. A tali membri si aggiungeranno ulteriori 2-3 stakeholders per Regione, con diritto di parola, al fine di ricevere ulteriori contributi significativi dal mondo associazionistico, aggregativo (con particolare attenzione alla componente giovanile) e dalle rappresentanze delle categorie produttive.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.