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Cammino del Lago Maggiore, tappa 9: sul tetto del lago

Da Luino a Laveno la nona tappa del cammino regala panorami mozzafiato

Tappa 9 cammino lago maggiore

La più lunga, la più faticosa, forse la più bella. La nona tappa del Cammino del Lago Maggiore è una vera impresa: 25 chilometri di cammino e 1.450 metri di dislivello – sia in salita che in discesa – per conquistare il punto più alto di tutto il percorso, i celebri Pizzoni di Laveno, e godersi un panorama che abbraccia quasi l’intero lago.

Si parte dal lungolago di Luino, con i saluti e l’incoraggiamento dell’assessora alle politiche sociali Elena Brocchieri e dell’assessora al turismo per la Comunità Montana Valli del Verbano Valeria Squitieri. Siamo in ventuno a metterci in cammino, attraversando il ponte sul fiume Tresa, che proprio qui sfocia nel Lago Maggiore, e iniziando subito la prima salita verso Brezzo di Bedero.

Una breve pausa ci permette di ammirare la splendida Collegiata di San Vittore Martire, uno dei più importanti edifici religiosi del territorio: il sito risale al V-VI secolo, anche se l’attuale struttura romanica con la canonica è del XII secolo. Poco dopo, da lontano, intravediamo il curioso villaggio olandese, costruito negli anni ’60 dalla società Sunclass per offrire una seconda casa agli olandesi innamorati del lago. Con le sue casette dai tetti spioventi in stile nordico, oggi è abitato anche da svizzeri e tedeschi.

Continuiamo a salire lungo la strada militare della Linea Cadorna, costruita a fine Ottocento per difendere il confine settentrionale d’Italia: un’opera straordinaria di ingegneria militare, oggi prezioso patrimonio escursionistico.

La pausa pranzo è all’Alpe San Michele, presso la chiesetta omonima risalente al decimo secolo, restaurata di recente. E già che ci siamo, ci concediamo anche un caffè al baretto del paese: d’altronde è la tappa più dura del cammino, un po’ di coccole ci stanno.

Si riparte verso il Passo del Cuvignone, dove ci attende il rifugio De Grande Adamoli per una seconda, meritatissima sosta. Prima di arrivarci, si supera la chiesetta di Sant’Antonio e si attraversa il torrente Froda, che poco più in basso dà origine a spettacolari cascate. Il Cuvignone è ben noto anche nel mondo del ciclismo: è stato più volte teatro di imprese epiche, inclusa una tappa del Giro d’Italia (fu nel 1990, ndr).

Ma il tratto più spettacolare della giornata ci aspetta adesso: i Pizzoni di Laveno. Una cresta di roccia calcarea con vista quasi a 360°, da cui si riescono a vedere quasi tutti i celebri sette laghi della provincia di Varese. Arriviamo alla croce dei Pizzoni emozionati, stanchi, ma ripagati da uno dei panorami più incredibili del percorso.

Da qui inizia la lunga e tecnica discesa: prima fino al Passo Barbé, poi a Casere, e infine la ripidissima mulattiera che conduce a Monteggia – forse il tratto più faticoso, anche per la stanchezza accumulata. Qui ci raggiunge Donatella Reggiori, guida e geologa locale che da anni accompagna tracciaminima: con lei ci prepariamo all’ultimo tratto di discesa fino al centro storico di Laveno, dove si conclude questa intensa e memorabile giornata.

Il Cammino del Lago Maggiore è promosso da tracciaminima aps. Sul sito dedicato al cammino si può trovare anche la nona tappa

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Pubblicato il 03 Maggio 2025
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