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In Canton Ticino sono raddoppiati i reati di pornografia grazie a internet: giro di vite della polizia

Le inchieste sono passate da 37 (nel 2021) a 71 lo scorso anno. Il dato è contenuto nel report sulle attività del 2022 dello SRIP, la sezione della polizia cantonale che si occupa di questi reati

pornografia

Ci sono state 468 inchieste per reati compiuti da persone minorenni e per reati commessi contro le fasce più deboli della popolazione, 26 arresti effettuati, dei quali 7 arresti per atti sessuali con fanciulli, 4 arresti per coazione sessuale, 1 arresto per tentata coazione sessuale, 3 arresti per violenza carnale e 2 arresti per violenza carnale tentata.

Sono solo alcuni dei numeri contenuti nel report sulle attività del 2022 dello SRIP, la sezione della polizia cantonale svizzera che gestisce le inchieste concernenti reati contro l’integrità sessuale degli adulti, degli anziani e dei portatori di handicap, nonché dei reati contro i minori.

Attività tra le quali è stata segnalata una crescita in particolare: quella delle inchieste per il reato di pornografia, un reato che in Svizzera riguarda chiunque offre, mostra, lascia o rende accessibili a una persona minore di sedici anni, scritti, registrazioni sonore o visive, immagini o altri oggetti o rappresentazioni pornografici (Qui la definizione completa).

Pornografia, in Canton Ticino raddoppiano le inchieste

Le inchieste per il reato di pornografia hanno infatti subito un forte aumento durante il 2022: gli incarti aperti sono infatti passati da 37 (nel 2021) a 71. I motivi sono verosimilmente riconducibili da una parte alla facilità degli autori di fruire di materiale illegale, dall’altra alla sempre maggiore attenzione delle autorità al tema, che si traduce in un monitoraggio capillare e sempre più tecnico degli scambi di file dal contenuto illegale tramite internet.

Tutte le inchieste aperte

Come detto nell’ambito delle competenze dello SRIP sono state aperte 468 inchieste (478 nel 2021) per reati compiuti da persone minorenni e per reati commessi contro le fasce più vulnerabili della popolazione: minori, anziani e diversamente abili. Più nel dettaglio, le inchieste che hanno riguardato il Gruppo Minori (GMin) sono state 186, mentre quelle che hanno coinvolto il Gruppo Vittime Speciali (GVS) sono state 282.

Gli arresti

In tutto sono state arrestate 26 persone: sette per atti sessuali con fanciulli, quattro per coazione sessuale, una per tentata coazione sessuale, tre per violenza carnale, due per violenza carnale tentata, due per coazione, due per sequestro di persona e rapimento, due per infrazione alla Legge Federale sugli stupefacenti, due per pornografia e una per un decreto d’espulsione.

Maltrattamenti e violenze

Per quanto riguarda le indagini per maltrattamenti se ne contano 48 (55). Questo tipo d’interventi avviene coordinandosi con le Autorità regionali di protezione (ARP) e con i servizi di protezione dei minori al fine di garantire il migliore benessere possibile ai minori coinvolti e un’adeguata presa a carico delle situazioni anche al di fuori del contesto penale. In relazione alle audizioni videoregistrate di vittime di reato (minori, anziani, disabili) nel 2022 si registra una lieve contrazione, da 84 (nel 2021) a 71. Complessivamente sono poi state 51 le segnalazioni per reati violenti (risse, aggressioni, lesioni, vie di fatto e liti/discussioni) che hanno coinvolto persone con meno di 18 anni. Il dato è sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente.

Le richieste d’aiuto

Sul piano della prevenzione, il Gruppo Visione Giovani (GVG) lo scorso anno è stato sollecitato in tutto 708 volte, con richieste di aiuto da parte di genitori o Direzioni di istituti scolastici. Gli e le agenti hanno svolto 473 interventi di prevenzione nelle scuole, 262 colloqui di conciliazione con i minori e con le famiglie.

Pubblicato il 07 Aprile 2023
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