Tavolo per il Clima Luino: “Quale futuro per la mobilità sostenibile?”
Le auto elettriche riducono le emissioni globali di CO2e ma non sono l’unica soluzione per la mobilità sostenibile, che deve essere affrontata anche dal punto di vista della riduzione del numero di auto
(a cura del Laboratorio Mobilità del Tavolo per il Clima di Luino)
Il sistema dei trasporti rappresenta una quota rilevante delle emissioni globali di CO2e (un’unità di misura utile per esprimere in modo uniforme l’impatto sul clima dei diversi gas serra) in Europa.
In questi ultimi mesi la discussione sui mezzi di trasporto si è ulteriormente animata in relazione alla definitiva approvazione del Parlamento europeo del provvedimento che vieta la vendita di veicoli con motori endotermici dal 2035 nell’ambito delle misure previste dal piano “Fit for 55”.
Ma le auto elettriche sono veramente la soluzione per la mobilità sostenibile del futuro? Sicuramente emettono molta meno CO2e delle auto con motori endotermici ma quello che serve per tagliare effettivamente le emissioni di CO2e nei trasporti è ridurre il numero complessivo della auto, incentivare gli spostamenti con mezzi pubblici (treni, autobus) e creare le condizioni per muoversi a piedi o in bicicletta.
In un recente studio condotto dall’European Environmental Bureau (EEB, rete europea di organizzazioni ambientali) intitolato “What is the environmental impact of electric cars?” si spiega che le auto elettriche immatricolate in Europa emettono in media 75 grammi di CO2e per km sul loro intero ciclo di vita ovvero il 69% in meno rispetto ai modelli con motori diesel. Questo dato è riferito ad un’auto elettrica con batteria da 53 kWh caricata con energia elettrica generata da un mix di fonti fossili e rinnovabili con queste ultime pari al 44% del totale (mix elettrico medio in Europa).
Una equivalente auto con motore diesel del segmento C (ad esempio una Volkswagen Golf) emette fino a 250 g di CO2e per ogni km percorso nel suo ciclo di vita. Quando si parla di emissioni di CO2 nel ciclo di vita di un’auto si comprendono le emissioni relative alla produzione del veicolo e dei suoi componenti, incluse le batterie, le emissioni durante il suo utilizzo in base ai km percorsi e le emissioni necessarie per lo smaltimento finale.
Il punto debole delle auto elettriche, in termini di impatto ambientale, è il consumo di energia, minerali e metalli, tra cui litio, cobalto, nickel e terre rare, per la produzione delle batterie, produzione che incide per il 40-50% sulle emissioni per ogni km percorso nel ciclo di vita dell’auto elettrica. Su questo argomento occorre lavorare molto per far diventare ancora più sostenibili le auto elettriche ad esempio studiando maggiormente il riciclo e il riuso delle batterie, aumentando la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e riducendo l’impiego di materie prime critiche. Occorre ricordare che i sistemi di accumulo (batterie) aumentano la sicurezza e l’indipendenza del sistema energetico e consentiranno di sviluppare nel futuro il potenziale delle fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) e della mobilità elettrica (auto, furgoni, biciclette).
Ma tutto questo non deve distrarci dal discorso originale sulla riduzione delle auto e su nuove politiche sulla mobilità. È necessario sviluppare sistemi di mobilità condivisa (uso di più persone dello stesso veicolo) che comportano oltre alla riduzione di emissioni anche un minor numero di auto in circolazione, minori costi legati ai trasporti ed aumento degli spazi comuni; sono sistemi che trovano già ampio utilizzo nei grandi centri urbani per risolvere la richiesta di mobilità programmata ma possono trovare applicazione anche in aree extraurbane e per richieste di mobilità non programmata. Questi sistemi si ispirano alla “sharing economy”.
Il Tavolo per il Clima di Luino, nell’ambito del Piano d’azione proposto alle Amministrazioni Comunali del territorio per ridurre le emissioni, propone Equostop, un innovativo modello di mobilità che punta su un’economia basata sulle relazioni, sulla condivisione e sulla solidarietà, nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo.
Gli obiettivi principali del progetto sono:
– ridurre il numero di auto circolanti sulle strade e quindi meno code, meno occupazione di parcheggi e strade;
– ridurre di conseguenza le emissioni di CO2 nell’atmosfera dovute alle auto in circolazione;
– creare nuove relazioni tra le persone che condividono il viaggio;
– dare nuove opportunità di muoversi per chi non ha mezzi a disposizione (sia privati che pubblici) con particolare riferimento alle piccole comunità di montagna.
Nell’ambito del Laboratorio Mobilità si sono studiati i metodi per utilizzare Equostop nel nostro territorio; cercheremo quindi di diffonderlo con l’aiuto dei cittadini e delle Amministrazioni Comunali al fine di avere una mobilità rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.
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