La lettera di Don Folli alla madre di Flavio Fornara, il partigiano ucciso il 7 ottobre del ’44
Scoperta da poco nell'archivio di famiglia. A leggerla il presidente dell'Anpi Luino Emilio Rossi in occasione della commemorazione di sabato 8 ottobre tenutasi prima a Luino e poi alla Gera di Voldomino
Egregia Signora,
la mia partecipazione al suo dolore non poteva essere più intensa.
Flavio è vivo nel mio cuore, non passa giorno che non abbia una particolare preghiera per lui.
Mi è doppiamente caro perché a me unito anche da pure idealità.
Ho ricevuto la sua immagine, anzi due, e le ho trattenute entrambi perché una l’ho affidata ad un mio collega di Varese, don Franco che pregherà lui pure per Flavio.
Di questo caro ricordo non ho parole per ringraziarla. Si faccia coraggio.
Con Gesù bambino sappia vedere l’anima buona del figliuolo amato che le sorride, che vive la sua nuova vita in Dio e che rivedremo nell’ora in cui ci sarà dato di non più soffrire.
A lei, al suo consorte il mio affettuoso saluto, il mio ricordo in Flavio sempre presente.
Devotissimo Sacerdote Piero Folli
Questa l‘inedita lettera – scoperta da poco nell’archivio di famiglia – scritta da Don Folli nel dicembre del ’44 alla madre di Flavio Fornara, uno tra i cinque giovani partigiani fucilati il 7 ottobre di quell’anno al cimitero di Brissago Valtravaglia. A leggerla, dopo la Santa Messa tenutasi alla Gera di Voldomino sabato 8 ottobre, il presidente dell’Anpi Luino Emilio Rossi. Presenti, tra gli altri, anche le nipoti di Don Folli, “il prete partigiano”.
Quel 7 ottobre del ’44 Flavio Fornara, insieme ad altri suoi quattro giovani compagni, venne condotto a piedi scalzi e con le mani alzate fino al cimitero di Brissago Valtravaglia. Questo fu l’ultimo luogo che videro, prima di essere barbaricamente fucilati.
Una data, più vittime, una vicenda che da quel giorno non viene più dimenticata. Da allora ogni anno le città di Luino e Brissago, grazie all’Anpi, ne celebrano la memoria con pubbliche manifestazioni e un importante pellegrinaggio al sacrario della Gera, dove sabato 8 ottobre 2022 è stata letta la lettera di Don Folli.
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